Come fare soldi

Le possibilità di fare soldi sono ormai molte. Fare soldi, non solo online, può essere un obiettivo da raggiungere attraverso diversi strumenti. Scopriamo quali.

 

Come guadagnare soldi nel 2023

È possibile fare soldi? La domanda può essere vaga, ma potrebbe essere resa più specifica se viene posta in questi termini: è possibile guadagnare soldi, oggi, attraverso più strumenti, inclusa la rete? E in questo caso la risposta è sicuramente affermativa, e può essere declinata in differenti modalità. Sono tuttavia necessarie alcune specificazioni e alcuni accorgimenti, soprattutto per non cadere nella trappola di facili, e fuorvianti, illusioni.

È vero, si può guadagnare anche partendo da zero, ma bisogna tenere in considerazione che:

  • per arrivare al guadagno, è necessario investire. Se non si hanno soldi a disposizione, si deve investire tempo in studio e formazione
  • ogni guadagno richiede non solo l’acquisizione di competenze, ma anche la messa a punto di una strategia d’azione che preveda precisi obiettivi
  • e la strategia d’azione deve tenere conto di una variabile imprescindibile, ovvero il fattore temporale.

Il fattore tempo serve non solo a ottenere gli obiettivi prefissati, ma soprattutto a stabilire delle tappe intermedie per un rapido controllo sull’andamento della propria formazione, finanziaria e non solo, che possibilmente dovrebbe essere continua.
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Come fare i soldi partendo da zero?

Una simile domanda, nel 2023, non è più considerabile retorica. Attualmente è infatti possibile guadagnare delle prime somme, inizialmente anche basse, anche senza alcun investimento economico iniziale. Una delle prime possibilità di guadagno, con un minimo investimento di tempo e senza alcun capitale iniziale, è dato dai sondaggi online.

A seconda della richiesta del committente, vengono elaborate specifiche indagini che sono poi sottoposte a target ben circostanziati, che nel marketing sono definiti buyer personas. Rispondendo ai questionari, che solitamente richiedono non più di una decina di minuti, si ha diritto ad un importo indicato prima dell’intervista. In alternativa, si possono ricevere dei punti che saranno convertiti in buoni spesa o, ancora, in oggetti che possono avere diverso valore economico.

Esistono diverse piattaforme che permettono di rispondere ai sondaggi, e prima di compilare i moduli di adesione, con i propri dati utili alla profilazione, è opportuno fare una ricerca per assicurarsi dell’affidabilità del portale che eroga il sondaggio. Tra le diverse realtà affidabili si possono indicare Toluna, oppure Nielsen Computer & Mobile Panel; si possono indicare anche Centro di Opinione e Triaba e, infine, Alta Opinione.

Il guadagno va mediamente da un minimo di 1 euro, fino ai 5 euro, in base alla complessità delle domande, alla profilazione fornita e alla nicchia di mercato. Rispondere ai sondaggi non può essere considerato un lavoro, viene da sé, ma può essere un primissimo passo anche per entrare nel mondo del marketing, per poi approfondirne le dinamiche.

 

Come guadagnare 500 euro in un giorno?

Una possibilità per guadagnare 500 euro al giorno, tenendo conto del fatto che realisticamente una simile soglia d’incasso richiede tempo, impegno, costanza e la giusta nicchia di mercato profittevole su cui puntare, è data dall’adesione al programma FBA di Amazon. L’acronimo può essere sciolto in Fulfillment by Amazon, ovvero: portato a termine da Amazon.

Si tratta della possibilità di utilizzare la logistica di Amazon per la gestione degli ordini della propria attività. Gli strumenti che Amazon mette a disposizione, per chi aderisce al programma, sono i magazzini, i sistemi di trasporto e il servizio clienti. Non servono né partita IVA né un e-commerce avviato, basta aderire ad uno dei due programmi, l’individuale o il professionale, che Amazon mette a disposizione.

Una seconda possibilità di guadagno con Amazon, cui avere accesso nei casi in cui si possieda un e-commerce o un blog, è data dall’iscrizione al programma Amazon Associates, ovvero al programma di affiliazione di Amazon. Con il programma Amazon Associates è possibile, in seguito all’iscrizione, condividere sui propri luoghi digitali, siano essi non solo blog ma anche account Pinterest ad esempio o Telegram, link tracciati attraverso cui l’utente svolge un acquisto, guadagnando una percentuale sulla transazione avvenuta.

L’importo quotidiano di 500 euro è una meta importante e certamente ambiziosa da raggiungere, ma ci si può avvicinare, attraverso l’adesione ai programmi Amazon, se nel proprio e-commerce o blog si aggiungono banner pubblicitari a pagamento, utilizzando il servizio Google Ads.

 

Quali app fanno guadagnare?

Il mercato delle mobile app è letteralmente in continua crescita. È stato calcolato come un utente abbia mediamente 80 app scaricate e installate sul proprio smartphone. Quello delle applicazioni è quindi un mercato che presenta un ampio margine di manovra imprenditoriale, oltre che di guadagno.

Tra le app per guadagnare si possono indicare:

  • Attapol, che permette di guadagnare alcune somme, certo non eccessive, rispondendo proprio a sondaggi. Questa app non fornisce buoni acquisto, mano a mano che si inseriscono le risposte ai diversi sondaggi, ma paga sempre in euro
  • BeMyEye è un’altra app che permette di guadagnare euro svolgendo della attività. Dopo averla scaricata ed essersi registrati, è possibile accedere ad un elenco di missioni da compiere. Le azioni da svolgere possono essere diverse, ed è compito dell’app fornire, attraverso Google Maps, il luogo dove arrivare e l’esatta attività da compiere
  • Sweatcoin, un’app che permette di guadagnare semplicemente camminando. Dopo avere collegato l’app al gps del proprio smartphone, ogni 1000 passi si guadagna uno sweatcoin, ovvero una moneta virtuale spendibile nei negozi partner. Se si vuole, è anche possibile convertire le monete virtuali guadagnate in monete vere e proprie
  • Jobby, un’app che dà la possibilità di accedere ad altre fonti di reddito, rispetto ad un eventuale lavoro principale. Con questa app è possibile infatti svolgere dei piccoli lavori occasionali a chiamata, come volantinaggio o delivery. Una volta portato a termine il proprio lavoro, si ricevono anche recensioni.

 

Cosa si può vendere per fare soldi?

La rete può essere considerata, senza paura di esagerare il paragone, forse il più grande mercato globale a distanza di clic. Fuori di metafora, internet è una grande possibilità di vendita diretta di prodotti, oltre che di servizi, come si avrà modo di approfondire nel corso di questo articolo.

E cosa è possibile vendere su internet? Di seguito, alcuni spunti:

  • fotografie o immagini, la cui vendita cede di fatto i diritti d’uso ai clienti. I siti che consentono la vendita sono numerosi, e tra i principali si possono indicare Getty Images, Shutterstock, iStock Photo oppure Alamy
  • oggetti da collezione oppure oggetti usati, i cui prezzi di vendita possono avere una forbice anche ampia, in base al valore. I negozi digitali su cui vendere possono essere Facebook Markeplace, eBay e Catawiki, Vinted o Bakeca
  • vestiti usati, che rappresentano una nicchia di mercato di interesse sempre più crescente. Tra le piattaforme che possono essere utilizzate vanno indicate Depop e Vinted, oltre a eBay e Facebook Markeplace
  • competenze. Si possono quindi offrire i propri servizi, lavorando come freelance, attraverso differenti siti pensati proprio per liberi professionisti. Siti che hanno come pregio l’abbattere la distanza tra chi cerca professionisti e chi offre competenze settoriali di valore. Tra le diversi siti che offrono questa opportunità vanno senz’altro segnalati Fiverr e UpWork.

 

Alcune idee per guadagnare soldi

La mentalità che deve sottostare alla volontà di guadagno è molto simile, si sarà intuito, alla mentalità imprenditoriale o, quantomeno, di un freelance. Questo approccio va mantenuto affinché nel tempo arrivino risultati e siano duraturi, così da permettere guadagni che siano l’eventuale trampolino di lancio per ulteriori investimenti futuri.

I modi con i quali fare soldi sono tanti, e si scoprirà come corrisponderanno in molte circostanze al lavorare e guadagnare online. È infatti possibile che una attività non remunerativa, una passione portata avanti durante il tempo libero, come la scrittura, la gestione di una pagina Facebook o la vendita di oggetti di seconda mano, diventi una vera e propria professione.

Vendere online di prodotti e servizi, gestione di social media, sviluppare skills mettendole in vendita come consulenze. Cerchiamo allora di fare ordine tra le possibilità di guadagnare soldi:

    • dedicarsi all’e-commerce
    • specializzarsi nell’affiliate marketing
    • specializzarsi nel dropshipping
    • realizzare siti web
    • diventare un SMM
    • diventare un consulente
    • vendere corsi online
    • creare un canale YouTube
    • farsi pagare per scrivere, l’arte del copywriting
    • diventare programmatore
    • investire in prodotti finanziari
    • scoprire il mondo degli investimenti: trading e crowdfunding.

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Fare soldi con l’e-commerce

Negli ultimi due anni le vendite online hanno superato il picco dei 32 miliardi di fatturato, un dato che risulta destinato a crescere. A trainare le vendite sono i prodotti fisici anche se, come sarà approfondito in seguito, è possibile vendere online anche servizi oppure consulenze.

Per avviare una attività di vendita online servono alcuni passaggi obbligati:

  • una ricerca di mercato per comprendere quale prodotto vendere
  • uno studio del target di riferimento, per imbastire una campagna marketing mirata
  • un business plan per inquadrare la fattibilità del progetto
  • degli obiettivi a tempo.

Le piattaforme attraverso le quali costruire il proprio negozio digitale possono essere molte: Shopify è certamente la più nota, ma sul mercato sono presenti altre soluzioni altrettanto valide come Wix, BigCommerce o Magento, Prestashop per indicare altri nomi di valore.

La scelta del prodotto, o dei servizi, risulta poi discriminante per il potenziale successo di un’attività di e-commerce. E quali sono le categorie di prodotti che rendono maggiormente online? Di seguito una breve rassegna, in ordine decrescente:

  • l’abbigliamento ha il primo posto tra i prodotti più venduti online. Possono essere capi nuovi o, allo stesso tempo, abiti e accessori di seconda mano
  • accessori per la casa e mobili sono al secondo posto, spinti dalla cura della propria casa, sotto la spinta dello smart working
  • elettronica di consumo, quindi smartphone, tablet, accessori bluetooth, computer portatili.

 

Guadagnare attraverso l’affiliate marketing

Il marketing di affiliazione rientra nella categoria di guadagno online ottenibile con la vendita di prodotti o di servizi. Si tratta, nello specifico, della possibilità di monetizzare la propria community e si svolge grazie a questi tre attori:

  • una azienda proprietaria, che prende il nome di advertiser, che ha necessità di vendere servizi o prodotti
  • un affiliato, o promotore, che si occupa di fare marketing per l’azienda con la quale ha siglato un programma di affiliazione
  • una community, ovvero un insieme di utenti che l’affiliato ha radunato attorno a sé su una pagina Facebook, un blog dedicato, un account Instagram.

Quando l’utente si decide per l’acquisto, l’advertiser sarà a conoscenza di questa decisione perché l’acquisto avviene, ogni volta, attraverso un link tracciato.  Il marketing di affiliazione è una delle possibilità di guadagno attraverso una community. Ma bisogna prestare attenzione alla scelta del programma di affiliazione, perché la percentuale che va al promotore varia da programma a programma. Tra i migliori programmi di affiliazione si possono indicare quelli offerti da Amazon, ad esempio, da Ebay o da Fiverr.

L’affiliate marketing dà il meglio di sé, per così dire, nei casi di micro-influencing, ovvero nei casi in cui gli influencer abbiano una community di poche migliaia di utenti estremamente attenti e fidelizzati. Quello dell’affiliazione può essere considerato un caso di infuencer marketing.

 

Vendere con il dropshipping

Il dropshipping è un tipo di vendita che accade online, vendita per mezzo della quale è possibile creare una fonte passiva di guadagno, sempre tenendo conto che anche il cosiddetto passive income richiede una minima forma di gestione.

In poche parole, il dropshipping rappresenta un modello di business che permette la vendita di prodotti online senza la necessità di averli fisicamente. All’acquisto di un prodotto, da parte di un utente, segue l’inoltro dell’ordine direttamente al fornitore. Nel dropshipping è infatti il fornitore a occuparsi di:

  • stoccaggio della merce
  • spedizione
  • consegna del prodotto.

Questa modalità di vendita online presenta evidenti vantaggi: la merce non viene pagata in anticipo, si elima del tutto la questione delle eventuali rimanenze nel magazzino e, in definitiva, il magazzino stesso non è più richiesto per chi vende, e in questo modo si abbattono molti oneri.

In questo modo il dropshipper, ovvero chi si occupa della vendita dei prodotti di un dato fornitore, potrà concentrare le proprie energie e competenze nello sviluppo di una strategia di marketing per la promozione dei prodotti. I margini di guadagno possono comunque variare enormemente.

Le nicchie con potenzialità più interessanti nel dropshipping sono:

  • la cura e la salute della persona
  • l’abbigliamento e gli accessori
  • gli alimenti e tutto ciò che riguarda la cucina
  • la casa e l’arredamento, insieme al bricolage
  • gli accessori per cellulari e per fotocamere.

 

Guadagnare con blog e siti web

Fare soldi per mezzo di un blog o di un sito web può accadere attraverso due principali modalità:

  • creazione di siti web, oppure di blog
  • monetizzazione di un sito oppure di blog.

Cerchiamo allora di fare chiarezza. Per guadagnare soldi realizzando siti web non è strettamente necessario sviluppare competenze in linguaggi di programmazione, importa inizialmente acquisire skill nei principali CMS, Content Management System, ovvero i software che permettono di costruire siti: WordPress, Joomla!, Drupal o Magento, se ci si vuole specializzare i siti per e-commerce. Altra skill richiesta: sapere utilizzare software di grafica; non solo la suite Adobe, ma anche programmi in open source molto validi, come ad esempio GIMP.

Si può guadagnare per mezzo di un sito web non solo realizzandolo, ma anche utilizzandolo come spazio per la pubblicazione di banner oppure, come si è già indicato, per la realizzazione di un e-commerce o la vendita in dropshipping. La pubblicazione di banner pubblicitari richiede un volume di visite giornaliere cospicuo, intorno alle 10.000 visite, ottenuto attraverso campagne di advertisement oppure con una strategia di inbound marketing, che attragga potenziali clienti.

Google Ads è tra i software, per l’inserimento di banner pubblicitari, più adottati. Ma non è l’unico. Esistono anche Media.net, PropellerAds e Amazon Native Shopping Ads, per indicare alcuni competitor.

 

Diventare un social media manager

Che lavori in un contesto di libera professione o come dipendente, il social media manager rappresenta una possibilità più che valida per fare soldi online, anche in questo caso. Ma qual è l’obiettivo principale che le skill di un social media manager dovrebbero contribuire a raggiungere? Aumentare il numero dei lead, i contatti qualificati, per generare maggior profitto.

Al fine di ottenere questo obiettivo, un social media manager deve svolgere diverse mansioni:

  • creare i profili social dell’azienda, o del professionista, dopo avere scelto i canali in target
  • stendere una strategia di comunicazione che preveda un piano editoriale, per il dettaglio dei contenuti
  • occuparsi della content creation, testuale e visual, avendo competenze di content e copy writing, come sarà approfondito
  • occuparsi delle diverse campagne di advertising per i diversi social, al fine di generare lead
  • fare community management, quindi rispondere ai contenuti, alle domande e ai messaggi degli utenti
  • occuparsi di stilare report e analisi statistiche per studiare l’andamento del suo lavoro, l’interazione con gli utenti e il fatturato eventualmente generato dal suo lavoro.

Va specificato come questo tipo di mestiere, per essere remunerativo, richiede anni di formazione ed esperienza. Impegnarsi quindi per la creazione di un team, con figure specializzate nelle varie competenze, può essere una soluzione adatta, per un guadagno più significativo.

 

Il percorso della consulenza online

Chiunque abbia maturato, nel corso della propria carriera lavorativa, competenze, formazione continua e risultati ha in linea teorica la possibilità di diventare consulente online. Va subito specificato che quella più remunerativa è la consulenza aziendale, perché sempre più aziende si stanno rivolgendo a consulenti e professionisti esterni per raggiungere i propri obiettivi.

Ci sono poi ulteriori nicchie che stanno assorbendo l’offerta di consulenti online:

  • il settore della finanza
  • il mondo del lavoro, o dell’impiego
  • il turismo
  • la consulenza d’immagine
  • il personal branding, sempre in un contesto digitale.

Anche in questa possibilità di guadagno, un po’ come accade per l’e-commerce, servono dei momenti ben definiti per raggiungere l’obiettivo di un guadagno importante. Bisogna infatti:

  • definire il proprio target, studiandone i bisogni e il comportamento nella ricerca online
  • stabilire una strategia di comunicazione, anche multichannel, per presidiare i luoghi digitali in cui si trova il target
  • avere un budget per eventuali corsi di formazione e per l’advertising
  • aprire Partita IVA e iscriversi all’Albo dei Consulenti, alla Camera di Commercio
  • stabilire infine prezzi e le modalità di pagamento online.

I luoghi digitali più adatti, si specifica, passano necessariamente per un sito web che racconti e spieghi i servizi di consulenza, riporti i pareri dei clienti e contenga, possibilmente, un blog per il posizionamento sui motori di ricerca e per trasformare gli utenti che visitano il sito in lead e clienti.

 

Vendere corsi online

Le ultime stime parlano di una crescita del mercato mondiale dell’e-learning che toccherà circa quota 1 trilione di dollari entro il 2028. Una stima incredibilmente alta, se si pensa che nel 2019 il comparto globale dell’e-learning aveva determinato 200 miliardi di dollari (scopri ulteriori info sul sito di Studocu).

Si danno tre possibilità per la realizzazione e la vendita di corsi online:

  • l’adozione di un sito web in cui i potenziali clienti possano intanto trovare i cosiddetti MOOC, Massive Open Online Course. Corsi gratuiti, disponibili in caso con sottotitoli in più lingue
  • la scelta di una piattaforma LMS, acronimo di learning management system, per la vendita effettiva del o dei propri corsi
  • la scelta di servizi come Teachable, che permettono di integrare e fruire nel sito web, privato, i corsi stessi.

I corsi nella maggior parte dei casi sono registrati, e la loro vendita rappresenta una ulteriore possibilità di rendita passiva che, per durare nel tempo, richiede una costante attività di marketing e comunicazione, a supporto della vendita, oltre all’aggiornamento dei contenuti, per non correre il rischio dell’obsolescenza, e una continua produzione di corsi, per diversificare l’offerta formativa per il target.

E quali sono i corsi online più richiesti? Non a caso, corsi legati al settore digitale: corsi relativi alla programmazione, come quelli incentrati sul linguaggio Python e sul Machine Learning, sul Web Developing, il Digital Marketing e il Web Writing.

 

Creare un canale YouTube

YouTube, la piattaforma di condivisione video fondata nel 2005 e acquisita da Google, il colosso digitale di Mountain View, l’anno successivo, è uno strumento di monetizzazione di estremo valore. I suoi numeri parlano chiaro: oltre un miliardo di ore di video messi online quotidianamente, e 8 utenti su 10 che affermano di avere un account.

Altre cifre permettono di avere un quadro più chiaro del potenziale che YouTube può esprimere:

  • ogni 1000 visualizzazioni di video è possibile guadagnare mediamente 1,2 euro
  • 1 milione di visualizzazioni può determinare un guadagno di circa 1000 euro, stando ad una ricerca di Influencer Marketing Hub.

Si tratta, certamente, di cifre di riferimento, poiché nella reale monetizzazione del proprio canale YouTube entrano in gioco altre variabili, come la durata della visualizzazione di un video, il tasso di interazione con il proprio pubblico dato dai like o i dislike, le condivisioni dei video e i commenti.

È possibile fare soldi con il proprio canale dopo essersi iscritti al programma partner di YouTube che, com’è possibile approfondire nell’articolo dedicato, richiede il soddisfacimento di alcuni criteri. Nel concreto, è possibile fare soldi su YouTube:

    • monetizzando attraverso l’inserzione di banner pubblicitari
    • chiedendo l’iscrizione al proprio canale, per accedere a contenuti esclusivi
    • vendendo prodotti brandizzati come articoli da cancelleria, t-shirt, tazze personalizzate
    • vendendo i propri contenuti a terze parti
    • lavorando, grazie all’intermediazione di agenzie, come influencer.

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Guadagnare scrivendo per il web

Anche se può sembrare un controintuitivo in un’infosfera fortemente caratterizzata da immagini e video, le skill collegate alla produzione di content testuale hanno un mercato di tutto rispetto. È infatti possibile guadagnare, sempre in un contesto digitale, usando la parola e declinandola in diversi contesti, e in intersezione con le precedenti possibilità di guadagno.

Fare soldi attraverso la scrittura per il web, e non solo, vuol dire:

  • sviluppare skill che permettano di diventare un copywriter. Il copywriter ha come missione la stesura di testi che siano in grado di persuadere e convincere l’utente a compiere azioni in linea con gli obiettivi dell’impresa o del freelance
  • una competenza che implica l’uso della scrittura è poi il content writing. Un tipo di scrittura più corposa, consistente, che ha invece come obiettivo quello di educare l’utente e di dare autorità al brand o al professionista
  • scrivere vuol dire produrre manuali, in edizione digitale o cartacea, a corredo del proprio corso online o della propria consulenza. Oppure manuali da vendere, magari attraverso Amazon, come infoprodotti.

Il copywriting e il content writing sono competenze che possono essere applicate anche su altri versanti: per la redazione di contenuti di siti web, per le caption e i post dei social.

 

Diventare programmatore

La capacità di sviluppare software attraverso l’uso di linguaggi di programmazione è un altro modo per fare soldi e, si ricorda, permette allo stesso tempo non solo di soddisfare le esigenze e gl obiettivi del cliente, ma può essere utilizzato come fonte di reddito a diversi livelli:

  • per mezzo di un sito web di divulgazione dei linguaggi di programmazione conosciuti e adoperati a lavoro
  • con corsi online da vendere o, in maniera simile, con la vendita di sessioni di coaching per affiancare programmatori alle prime armi
  • creando un canale YouTube per fare divulgazione sull’argomento, anche con formula di iscrizione.

Una breve lista dei linguaggi di programmazione più richiesti può essere d’aiuto per chi scegliere questa strada di guadagno:

  • il linguaggio più richiesto in assoluto è il Python. Siti web quali Netflix, Instagram e Spotify sono realizzati proprio con questo linguaggio
  • segue il linguaggio Java, usato per la creazione di applicazioni Android e per il software necessario al funzionamento dei dispositivi periferici
  • un altro linguaggio di notevole uso è JavaScript, utilizzato per lo sviluppo di giochi per browser, per app e per siti web.

 

Investire in titoli finanziari

Fare soldi non vuol dire soltanto investire per mezzo del digitale, è possibile infatti ricorrere a diversi altri strumenti che possono produrre guadagni. Si tratta del caso dei titoli finanziari. Investire finanziariamente, secondo una accezione stretta di questa espressione, significa innanzitutto saper costruirsi un portafoglio finanziario, che permetta di ridurre il rischio di perdita in un contesto di diversificazione.

E qual sono i principali strumenti finanziari che permettono di fare soldi? Di seguito, un breve elenco che rimanda ai rispettivi approfondimenti:

  • buoni fruttiferi postali sono strumenti che permettono guadagni non alti, in termini assoluti, ma certamente costanti e a difesa del proprio capitale rispetto all’inflazione
  • titoli di Stato che, al contrario di quanto si può ritenere, possono essere una fonte di guadagno, se si scelgono i titoli più rischiosi ma ad alto rendimento
  • fondi di investimento danno invece la possibilità di partecipare, con il proprio capitale di rischio, insieme agli investimenti di altri investitori.

 

Investire grazie al crowdfunding

Il trading online è poi forse una tra le possibilità più note di fare soldi investendo in azioni, con la specifica che nel caso del trading online, come del resto indica il nome stesso, l’investimento in azioni avviene attraverso una piattaforma digitale.

Tuttavia è possibile fare soldi con investimenti anche importanti, con somme quindi pari a 100.000 euro o 50.000 euro, grazie al crowdfuding, una modalità di investimento nata grazie al connubio tra finanza e tecnologia, appartenente quindi al settore fintech. In italiano, crowdfunding può essere tradotto con l’espressione finanziamento della folla, e risulta particolarmente adatto per startup e PMI altamente innovative non quotate in borsa. Tra le diverse declinazioni del crowdfunding, si segnala l’equity crowdfunding.

Grazie a piattaforme dedicate, proprio come Crowdfundme, si possono passare in rassegna le campagne per la raccolta di finanziamenti, e acquistare quote della impresa, o della startup, diventando di fatto soci, partecipando quindi dei dividendi. Il crowdfunding è una nuova tipologia di investimento che permette di guadagnare impiegando il proprio capitale in diverse nicchie:

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