Investire nel turismo, come fare e dove puntare

Il turismo rappresenta un comparto di sicuro interesse per gli investitori. Solo in Italia, il PNRR ha destinato una quota cospicua di risorse in questo settore. Ma non dobbiamo dimenticare le possibilità che offre l’equity crowdfunding.

 

Perché investire nel turismo in epoca post Covid

Il Covid-19 ha colpito duramente il settore turistico in Italia. Secondo i dati di Bankitalia, pubblicati nel giugno del 2021 e riferibili al 2020, i viaggiatori stranieri hanno speso in Italia circa 3/5 in meno rispetto a quanto speso del 2019. In termini percentuali, poi, nonostante un crollo su scala globale dei flussi turistici, l’Italia ha visto comunque un aumento dello 0,3% di quota di mercato rispetto alle entrate mondiali sul turismo internazionale.

Questo trend ha ora previsioni in crescita. Una crescita per la verità già in atto. I dati di Bankitalia, aggiornati al primo bimestre del 2022, riferiscono di una spesa quadruplicata da parte degli stranieri rispetto allo stesso periodo del 2021, con un aumento degli arrivi stranieri pari al 166% in più. E dal momento che dal 15 giugno decadranno tutte le restrizioni, è possibile che ritornare alle cifre dei turisti stranieri in Italia, si parla di 33 milioni nel solo periodo estivo, può essere un obiettivo non troppo irraggiungibile.

Le stime per la spesa turistica estiva indicano un valore intorno ai 40 miliardi di euro, stima che tiene conto della spesa turistica tanto italiana quanto straniera. Con un simile quadro, in apertura e con tutta evidenza in fermento, investire nel turismo rappresenta una possibilità di ROI (ritorno di investimento) affatto trascurabile.

Senza dimenticare i 2 miliardi e 400 milioni di euro destinati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) proprio al turismo.
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Investire nel turismo in ottica green

L’investimento punta al futuro, per definizione, com’è il caso degli investimenti in startup. Uno dei punti irrimediabili del turismo che ci aspetta è proprio l’ecosostenibilità ambientale: da un lato i bisogni del cliente e dall’altro le necessità, giuste, della green economy.

In questa ottica, il turismo ha modificato il proprio approccio verso le persone e verso l’ambiente, gli investimenti green stanno prendendo piede. I segmenti più interessati a questo comparto sono rappresentati dai Paesi del Nord Europa.

Turismo, ormai, non è solo affiancato alla green economy, ma si lega virtuosamente anche alla mobilità green, attraverso:

  • trasporti migliorati
  • mezzi di trasporto elettrici
  • flusso stradale migliorato
  • conseguente riduzione di emissioni che inquinano.

 

Investimenti turistici, dove puntare?

Il settore turistico ha tutte le caratteristiche per essere un attrattore di investimenti, grazie all’ampiezza della offerta che propone tanto agli investitori quanto ai potenziali clienti.

Il property management è una prima possibilità sulla quale investire. Diverse PMI (piccole medie imprese) con alto potenziale di crescita stanno puntando le proprie risorse e know-how sul mercato degli affitti a breve termine. Occuparsi di booking per affitti brevi (o short rent), come ad esempio è il caso della gestione delle case vacanza, può interessare non solo i turisti leisure (chi viaggia per vacanza, tempo libero, cultura, sport) ma può riguardare anche i business traveller, ovvero chi viaggia per lavoro, per ragioni familiari o di salute.

I luoghi turistici in cui la locazione breve sembra avere interessato la compravendita di immobili sono infatti molti, e ben distribuiti sul territorio nazionale: si va da Cortina d’Ampezzo a Rimini, da Gallipoli a Santa Margherita Ligure, dal Terminillo a Cervinia.

Una seconda possibilità di investimento è data dal cicloturismo, una formula turistica che predilige gli spostamenti in bicicletta e, in combinazione, tram oppure treno. Si tratta di una scelta etichettabile sotto la voce slow tourism, una alternativa sempre più attrattiva rispetto al turismo di massa e ricompresa nel turismo sostenibile. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), si occupa della promozione di itinerari cicloturistici.

L’equity crowdfunding, come si vedrà nel dettaglio in seguito, già vede la presenza di campagne per il finanziamento di startup che si dedicano all’innovazione di questo mezzo di trasporto.
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Investimenti del turismo di lusso e nella digitalizzazione

Sul versante opposto rispetto al turismo lento, si segnalano il turismo di lusso e la forte digitalizzazione nel settore turistico.

Per quanto riguarda il turismo di lusso, la clientela europea e americana, con a seguito la clientela del Regno Unito, rappresentano il core del turismo che vede nel Belpaese un luogo in cui trascorrere le proprie vacanze in luoghi esclusivi, per poter acquistare beni di lusso a prezzi relativamente più bassi, rispetto alla concorrenza estera.

Questo interesse si traduce, da parte degli investitori, nella possibilità di investire capitale di rischio in compagnie aeree che puntano sul trasporto privato e sui piccoli scali, dal momento che i viaggiatori del lusso prediligono la privacy, non ottenibile nei voli commerciali e negli hub più grandi.

E poiché il turismo va coniugato con l’innovazione, grande interesse dovrebbe essere posto da parte degli investitori nella digitalizzazione. Gli operatori turistici e le agenzie di viaggi vedono infatti nei viaggiatori digital una significativa possibilità di aumento di fatturato, e hanno necessità di adottare marketplace integrati che permettano di fare scoperte, confronti e prenotare viaggi ed esperienze.

Grazie all’apporto del digitale, si aprono possibilità di investimento per:

  • realtà virtuale e realtà aumentata applicate all’experience turistica
  • intelligenza artificiale applicata alla selezione di dati, opzioni e desideri del turista
  • sistemi digitali di prenotazione per luoghi di interesse anche artistico.

 

Equity crowdfunding e investimenti nel turismo

Una valida opportunità di investimento, nel turismo e nella sua innovazione, è data dall’equity crowdfunding, una modalità di investimento o di raccolta fondi che attrae piccoli oppure medi investitori, o finanziatori.

Per mezzo dell’equity crowdfunding, l’investitore può decidere di partecipare alla campagna per la raccolta di capitale aperta da una startup innovativa e ad alto potenziale, oppure una PMI, con la possibilità di partecipare anche alle scelte strategiche e di natura amministrativa. In estrema sintesi, il termine equity indica le quote societarie che l’investitore acquista con il capitale di rischio investito.

In definitiva insieme alla partecipazione al capitale, l’investitore è “in prima fila” insieme alla startup o alla PMI finanziata, con i suoi diritti di ordine patrimoniale e amministrativo.
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