Orizzonte temporale dell’investimento: come sceglierlo correttamente

Sapere per quanto tempo ci si può privare del capitale destinato ai propri investimenti è una variabile fondamentale, che prende il nome di orizzonte temporale. Come può essere scelto?

 

Cos’è l’orizzonte temporale e perché è importante?

L’orizzonte temporale può essere definito come il periodo di tempo durante il quale un investitore riesce a privarsi di una parte delle proprie disponibilità finanziarie ai fini di investimento. Questo concetto può essere anche espresso come l’intervallo di tempo massimo durante il quale un investitore dovrebbe essere in grado di tollerare le oscillazioni di valore dell’investimento. Anche per recuperare eventuali perdite.

L’orizzonte temporale rivela la sua importanza quando bisogna affrontare il rischio del proprio investimento. In linea di massima: maggiore è il rischio legato ai propri investimenti, più ampio deve essere l’orizzonte temporale. Perché a fronte di rischio elevato, l’ipotesi di guadagni consistenti non è poi, almeno teoricamente, tanto lontana. Se si vuole investire, oggi, non si può prescindere dalla variabile tempo.

Non si tratta in ogni caso di una semplice questione di pazienza rispetto alla possibile volatilità delle azioni in cui si è investito, per fare un esempio relativo al mercato azionario. L’orizzonte temporale di investimento deve invece essere collocato all’interno di una corretta pianificazione finanziaria che, come sarà specificato a breve, ha bisogno del controllo di specifiche variabili.
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Quanti tipi di orizzonte temporale esistono?

Gli orizzonti temporali possono essere di tre tipi:

  • il breve periodo, o breve termine, indica un periodo compreso entro i due anni
  • il medio periodo o medio termine, compreso tra i 5 e i 10 anni
  • il lungo periodo, o lungo termine, che supera i 10 anni.

Si tratta di riferimenti di massima, soprattutto se ci si riferisce al lungo termine. Periodo che a volte viene fatto coincidere con il cosiddetto ciclo finanziario, ovvero un insieme di fluttuazioni in rialzo e poi in ribasso di specifici mercati e strumenti finanziari come può essere, per rimanere all’esempio svolto, proprio il mercato finanziario. Il ciclo finanziario, in questo esempio, potrebbe essere di sette anni invece che di dieci anni.

Accanto alla tipologia di orizzonte temporale vanno poi collocate altre due variabili:

  • la diversificazione dei propri investimenti, dal momento che un portafoglio finanziario diversificato può agire per attutire e armonizzare le perdite del capitale di rischio impegnato in differenti strumenti finanziari
  • lo stabilire il proprio profilo di rischio che in parte dipende dall’età, ma in parte dipende anche dalla capacità di sopportazione psicologica, per così dire, rispetto a possibili perdite negli investimenti.

 

In che modo si stabilisce il proprio orizzonte temporale?

Per ottenere un buon ritorno di investimento grazie ai propri investimenti è innanzitutto prioritario stabilire gli obiettivi per cui impegnare il capitale di rischio, con il proprio portafoglio diversificato, e stabilire il tempo necessario per raggiungerli. Gli obiettivi possono essere:

  • conservativi, per la difesa dall’inflazione ad esempio
  • di accrescimento di capitale, con un impegno economico più cospicuo.

Gli investimenti conservativi, e a rischio basso, possono richiedere un asset allocation con strumenti finanziari sicuri, che saranno approfonditi nel paragrafo successivo, e un arco di tempo breve. Investimenti che vedono una discreta apertura al rischio e alla volatilità richiedono un breve-medio termine. Gli investimenti a lungo termine sono quelli che permettono di assorbire eventuali perdite di capitale nel corso del tempo, e sono tipicamente investimenti ad alto rischio e ad potenziale alto rendimento.
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Orizzonte temporale e strumenti finanziari

Quali sono allora gli strumenti finanziari più adatti agli investimenti breve, medio e lungo termine?

Per gli investimenti a breve termine, con un ridotto rischio di perdita e un approccio altamente conservativo, come si accennava, gli strumenti finanziari più adatti sono:

Gli investimenti a medio termine consentono una esposizione alla volatilità più significativa. In questo caso si può costruire un portafoglio diversificato con asset azionari, in modo tale da vedere il valore dell’investimento iniziale crescere. Gli strumenti finanziari adatti possono essere fondi comuni di investimento di tipo bilanciato, con il giusto equilibrio tra azioni e obbligazioni. Anche i fondi a gestione passiva, come ad esempio gli ETF, possono essere scelti.

L’orizzonte temporale lungo, che supera i 10 anni, richiede sicuramente un approccio di tipo più strategico, e figure professionali come i consulenti finanziari, perché l’asset allocation dipenderà dagli specifici obiettivi di rendimento che l’investitore si è prefissato. Si tratta di una tipologia di investimento che prevede come asset tanto gli ETF e le azioni quanto un piano di accumulo capitale, per fare un esempio tra i tanti possibili.

 

La possibilità del crowdfunding

Non va dimenticata, in chiusura, la possibilità di investire nell’equity crowdfunding, un tipo di investimento legato alla fintech, ovvero alla tecnologia applicata alla finanza. Si tratta di un investimento che non prevede l’accesso al mercato finanziario ed è rivolto a PMI e a startup che vogliono portare innovazione nel campo in cui operano.

L’equity crowdfunding permette all’investitore di seguire in modo più ravvicinato l’uso del capitale investito dal momento che consente, a chi sottoscrive le campagne di raccolta fondi, di entrare a far parte del board, contribuendo alla strategia della realtà finanziata.
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