Come investire 20000 euro

Un capitale di investimento pari a 20000 euro rappresenta, per il privato, una possibilità concreta di costruirsi una entrata extra di sicuro valore. Purché ci sia una strategia sul come investire, e si tenga conto della variabile temporale.

 

20000 euro da investire, da dove partire

Avere un futuro finanziario più stabile appare attualmente una prospettiva forse azzardata, che lascia comunque margini di incertezza. I mercati finanziari sono minacciati, nella loro stabilità, da conflitti e dagli strascichi della pandemia. L’indice Dow Jones, l’indice azionario della borsa di New York, è arrivato a registrare ben sette settimane consecutive di calo.

In un simile contesto, a dir poco frastagliato, è possibile per il singolo investitore ritagliarsi una zona di sicurezza? La risposta è affermativa, e si tratta di una risposta che richiede diversi momenti di approfondimento, prima di essere formulata appieno.

Decidere di investire 20000 euro dovrebbe essere visto proprio come un primo step per costruirsi una stabilità economica. Una stabilità che parte da una strategia.

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Una strategia a lungo termine e diversificata

Per quanto l’asset allocation, ovvero la distribuzione dei fondi a propria disposizione in sede di composizione del portafoglio di investimento, possa essere stata ben pensato e strutturato, in ogni caso si dovrà far riferimento all’orizzonte temporale. Variabile che, nel caso degli investimenti, richiede il lungo periodo.

Pensare nel medio e nel lungo periodo, archi di tempo compresi indicativamente tra i 5 e i 10 anni, permette all’investitore di diminuire le probabilità di investimento in frangenti che potrebbero risultare negativi.

Dove investire 20000 euro allora? Nella diversificazione. Termine, questo, con il quale si indica l’investimento del proprio capitale in attività finanziare differenti, facendo sempre in modo di mantenere un bilanciamento delle quote investite.

Come investire 20000 euro senza rischi? Raggiungere il rischio zero non è possibile nemmeno in termini puramente predittivi. Tuttavia è possibile stilare un primo possibile vademecum per investire 20.000 euro. Una lista che comprende investimenti in:

    • azioni
    • conti deposito
    • titoli di Stato
    • oro
    • crowdfunding
    • crowdfunding immobiliare.

 

Investire 20000 euro in azioni

Investire in azioni comporta di necessità un rischio di perdita, e richiede una consulenza finanziaria, affinché il rischio di perdita sia ridotto il più possibile.

Operare nel contesto del mercato azionario significa, nel concreto, compravendita di azioni. Le azioni, che possono essere definite come quote di una società, effettivi strumenti di partecipazione ad una data società, hanno un valore che può dipendere dal valore stesso della società e dai possibili e futuri profitti.

La compravendita delle azioni avviene per mezzo di un broker, una figura di intermediazione, un singolo professionista oppure una società, il cui compito è comprendere il profilo del proprio cliente e comporne il portafoglio di investimento.

Investire in borsa vuol dire avere a che fare con due tipi di azioni:

  • azioni ordinarie, in possesso degli azionisti di una specifica società. Gli investitori che posseggono questo tipo di azioni detengono il diritto di voto nelle assemblee societarie e accedono, poi, ai profitti derivanti sia dai dividendi sia dal capital gain, termine che indica i guadagni in conto capitale
  • azioni di risparmio che, al contrario, non danno alcun diritto di voto a chi le possiede ma comunque consentono la distribuzione degli utili. Sono queste le azioni più attrattive nei confronti dei piccoli investitori.

 

Investimenti in conti deposito

I conti deposito sono dei contratti bancari simili ai conti correnti bancari propriamente detti. Di base, sono una possibilità di investimento a breve termine.

Il conto deposito ha bisogno di un conto d’appoggio, ed ha funzionalità limitate. Le operazioni possibili sono prelievo e versamento in relazione al conto d’appoggio. I conti deposito sono di due tipi:

  • vincolati, con un minimo di 1 mese ed un massimo di 72 mesi. In presenza del vincolo, l’investitore non ha la possibilità di prelevare il capitale versato, è infatti necessario che scada il vincolo pattuito. Qualora volesse comunque prelevare, perderebbe il rendimento
  • non vincolati. Si tratta di conti che hanno tassi di interesse inferiori rispetto ad un conto deposito vincolato. C’è quindi libertà, da parte del proprietario del cento, di prelievo in qualsiasi momento, data l’assenza del vincolo temporale.

Investire 20000 euro, in un conto deposito vincolato, comporta rischi bassi Se, per fare un esempio, un conto vincolato permette un rendimento del 1,5% annuo, il proprietario del conto avrà guadagnato 300 euro A questo importo deve essere sottratta l’aliquota fiscale del 26%. Al capitale investito va applicata una imposta di bollo pari allo 0,2%.

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Titoli di Stato, una possibilità d’investimento

I titoli di Stato sono diversi. Si possono indicare tra gli altri:

  • i Bot, Buoni Ordinari del Tesoro
  • i Ccteu, Certificati di Credito del Tesoro
  • i Btp Buoni del Tesoro Poliennali
  • i BTP Green Buoni del Tesoro Poliennali Green
  • i Btp€i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea.

Un titolo di Stato è un tipo di obbligazione che, periodicamente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze emette, così da coprire debito pubblico e, nel caso, deficit pubblico. Il termine obbligazione indica un titolo di debito (in inglese, bond) che viene emesso da una società, o in alternativa da uno Stato, a copertura dei propri bisogni finanziari.

Investire 20000 euro in titoli di Stato è una forma di investimento garantito. Scaduta l’obbligazione, il capitale ricevuto sarà rimborsato dallo Stato o dalla società che hanno emesso il titolo. Insieme alla restituzione del capitale investito, l’investitore riceverà la cosiddetta cedola, l’interesse che nel frattempo è maturato.

I rendimenti dei titoli di Stato si assestano al di sotto dell’1%, con l’eccezione dei Buoni del Tesoro Poliennali, il cui interesse oscilla tra il 2% e il 4%.

 

L’investimento in oro

Se si vuole investire con relativa tranquillità, anche per arginare periodi particolarmente agitati o marcati da volatilità, l’oro può essere un bene rifugio cui puntare. Oltre ad essere un asset che non dovrebbe mancare in un portafoglio opportunamente diversificato.

Sono due le modalità d’investimento in oro:

  • investimento diretto
  • investimento indiretto.

Acquistare lingotti d’oro è un esempio di investimento diretto. È possibile la vendita dell’oro acquistato in ogni momento, purché il peso sia compreso tra 1 grammo e 12,5 chilogrammi. Questo intervallo è considerato di uso commerciale, indipendentemente dalla forma con la quale avviene l’acquisto: placchetta oppure lingotto.

Il differenziale tra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita va ad aumentare con la diminuzione del peso. In altre parole, una placchetta d’oro del peso di 5 grammi può costare fino al 20% in più, rispetto al prezzo corrente dell’oro.

Nell’acquisto è necessaria la presenza di una certificazione. Un altro esempio di acquisto diretto è dato dalle monete d’oro. Tra le più quotate ci sono il maple leaf, del Canada, o il marengo svizzero.

Per quanto riguarda l’acquisto indiretto, basti pensare all’acquisto di azioni di società minerarie. Un tipo di acquisto che, data la natura del mercato azionario, si caratterizza per la volatilità.

 

Investire con il crowdfunding

Investire 20000 euro nel crowdfunding porta l’investitore su un percorso in cui si trovano:

Il crowdfunding è una espressione della sharing economy, e può essere tradotto in italiano con l’espressione finanziamento della folla o, più propriamente, finanziamento collettivo. Può essere inquadrato inoltre come forma di microfinanziamento dal basso.

Ci sono diverse declinazioni del crowdfunding:

  • il reward-based crowdfunding attraverso il quale l’investitore riceve una ricompensa in base al capitale investito
  • il donation-based crowdfunding, in cui i finanziatori non ricevono alcun tipo di beneficio rispetto all’investimento, che si basa sostanzialmente sull’affezione e l’interesse nei confronti del progetto. Tipico in questo senso è il caso delle associazioni non a scopo di lucro
  • il lending crowdfunding, una tipologia di finanziamento collettivo per mezzo della quale sia persone fisiche sia persone giuridiche possono decidersi per un prestito reciproco di fondi, con un tasso di interesse stabilito.

Una ulteriore declinazione è data dall’equity crowdfunding. Attraverso questa modalità di investimento aziende non quotate in borsa, come si accennava start up innovative e PMI ad alto potenziale di crescita, hanno la possibilità di raccogliere fondi da parte di investitori, ma anche da parte di fondi di investimento.

Affinché ci sia equity crowdfunding devono darsi:

  • un investitore con il proprio capitale di rischio
  • una piattaforma digitale di crowdfunding, vigilata dalla Consob
  • delle campagne per la raccolta di investimenti proposte dalla startup o dalla PMI e approvate dalla piattaforma digitale.

 

Investire nel crowdfunding immobiliare

Investire 20000 euro in immobili è una scelta di tutto rispetto. Il real estate è un campo di applicazione del crowdfunding che sta dimostrando margine di crescita. Gli investimenti immobiliari interessano soprattutto:

  • il residenziale multifamily
  • il settore logistico
  • il settore hotel.

Tutte le cinque tipologie di immobili sono coinvolte in questa possibilità di investimento: terreni residenziali, industriali, grezzi oppure commerciali e infine per uso speciale.

Attraverso le campagne presenti sulle piattaforme digitali di crowdfunding, gli investitori possono decidere di aderire a progetti quali:

  • l’acquisto di un immobile o più in generale di una proprietà così da metterla a reddito a fini residenziali, industriali o commerciali, attraverso affitti
  • puntare sugli affitti brevi o sulle case vacanza
  • entrare in un gruppo di investimento immobiliare per partecipare, attraverso società maggiori, all’acquisto e alla gestione di immobili.

 

Le nicchie del crowdfunding

Bisogna specificare che l’investitore per mezzo del crowdfunding guadagna:

  • in termini economici, perché a fine campagna e con l’avvio dei guadagni da parte della società finanziata l’investimento avrà maturato interessi
  • in termini di partecipazione, perché opportuna quota di capitale di rischio versata dà diritto all’investitore a partecipare al board della società, oltre a poter contribuire alle scelte di tipo strategico.

Inoltre, le nicchie su cui è possibile investire secondo la logica del crowdfunding sono molte ed estremamente diversificate tra di loro:

La specificità del crowdfunding, che si differenzia dalle altre possibilità d’investimento e dagli strumenti finanziari passati in rassegna, risiede in definitiva nella sua capacità di porre l’investitore al centro della innovazione tecnologica, anche nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente, come l’agribusiness dimostra.
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