Cosa sono gli indici di borsa e come leggerli

Gli indici di borsa sono strumenti che permettono di misurare le performance e le oscillazioni di valore di un paniere di titoli azionari. Quali sono i principali? E come vanno letti?

 

Indici di borsa, una definizione

Gli indici di borsa non sono altro che panieri di azioni, e questi panieri risultano essere composti da differenti quantità di titoli azionari. Gli indici di borsa, chiamati anche indici azionari, possono contenere solo alcune decine di titoli oppure diverse centinaia.

In linea di massima il cosiddetto andamento di un indice riferisce della media d’andamento dei titoli azionari ricompresi nel paniere. Una media non aritmetica, bensì una media ponderata nel cui calcolo non tutti i titoli azionari hanno lo stesso peso, ma alcuni incidono più di altri. Per ottenere una media ponderata si somma ogni titolo azionario presente nell’indice dopo averlo moltiplicato per il proprio peso. Il risultato ottenuto viene poi diviso per la somma di tutti i pesi delle azioni.

Gli indici di borsa, si anticipava, sono strumenti di misurazione che forniscono una indicazione statistica sulla variazione delle azioni in borsa, variazione espressa in termini percentuali. È grazie agli indici che si rappresenta l’andamento del mercato. L’arco di tempo preso in considerazione viene definito periodo di riferimento. In estrema sintesi, gli indici di borsa descrivono la variazione o l’andamento di uno specifico paniere di titoli.

In questo modo gli indici sono utilizzati come benchmark, quindi come riferimento, per la performance di uno specifico mercato.
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Come vanno letti gli indici di borsa?

La lettura di un indice di borsa non presenta di per sé particolari complessità, non richiede una approfondita analisi tecnica. Si tratta appunto di grafici in cui l’andamento può essere letto e compreso già attraverso il colore:

  • il colore rosso indica la presenza di una flessione rispetto al dato precedente
  • il colore verde indica una variazione nel senso del rialzo.

I grafici possono essere di due tipi:

  • grafici di indice storico, che permettono un inquadramento in una specifica porzione temporale, anche attraverso una specifica selezione dell’intervallo di tempo. Questa selezione viene svolta solitamente in base alle strategie e alle tempistiche di investimento che possono essere di breve periodo, medio oppure lungo periodo, senza dimenticare il profilo di rischio dell’investitore che si è deciso nell’investire i propri soldi
  • grafici in tempo reale che, com’è intuibile, hanno un arco di tempo più ristretto, giornaliero, e la panoramica che se ne ricava risulta essere aggiornata di minuto in minuto.

 

Quali sono le tipologie di indici di borsa?

È possibile suddividere gli indici di borsa secondo il criterio con il quale sono stabiliti i pesi dei titoli azionari, utilizzati poi in sede di media ponderata. Si danno:

  • indici equally weighted, nei quali i fattori per la ponderazione sono identici per ogni singolo titolo che arriva a comporre l’indice
  • indici price weighted, nei quali si produce una variazione del peso relativo ad ogni titolo in base alla funzione del prezzo. In altri termini, con l’aumentare del prezzo di un titolo aumenta in automatico il suo peso nel contesto dell’indice
  • indici value weighted la cui caratteristica risiede nel peso di ogni singolo titolo calcolato in proporzione alla capitalizzazione in borsa.

Esistono inoltre ulteriori possibilità di classificazione degli indici:

    • zona geografica cui i titoli appartengono. In questo caso deve essere operata una distinzione tra indici paese e indici globali
    • nicchia industriale cui i titoli del portafoglio sono riferiti. Viene operata una distinzione tra gli indici settoriali e gli indici generali
    • price indexes o indici di prezzo, che esprimono il prezzo del paniere attraverso azioni sottostanti
    • total return indexes, o indici di performance, che indicano il rendimento del portafoglio delle azioni sottostanti.

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Quali sono i principali indici di borsa italiani?

La Borsa Italiana, comunemente nota come Piazza Affari, era solita fino a pochi anni fa raccogliere un insieme di indici: l’indice MIB, l’indice MIB 30, Numtel, Midex. Nel giugno del 2007 è stata operata una fusione tra Borsa Italiana S.p.A. e il London Stock Exchange, e da questa fusione è nato un tipo diverso di insieme di indici che prende il nome di indice FTSE.

A questo insieme di indici è sotteso un altro tipo calcolo che prevede tanto il flottante, la quantità complessiva di azioni da una data società, quanto la liquidità, termine che indica la facilità con cui i titoli azionari possono essere convertiti in moneta.

Tra gli indici FTSE si possono indicare:

  • l’indice FTSE MIB, pubblicato in una sola occasione al giorno. Si tratta dell’indice più noto della Borsa Italiana e ricomprende le azioni quotate nella loro totalità. Le azioni ricomprese in questo indice sono anche estere, e risultano a loro volta comprese negli indici MIB 30 e Midex
  • l’FTSE Italia All-share, ovvero un indice che aggrega tutti gli altri indici
  • l’FTSE Italia Mid cap. Si tratta di un paniere risultante dalle prime 60 società, secondo il criterio della capitalizzazione, non ricomprese nell’FTSE MIB
  • l’FTSE Italia Smal cap, relativo alle fluttuazioni delle piccole azioni che non sono ricomprese nell’All-share e nel Mid cap
  • l’FTSE Italia Star, indice che raccoglie ogni azione del segmento STAR. Questo segmento raccoglie le medie imprese, con capitalizzazione tra i 40 milioni e 1 miliardo e con una percentuale di flottante superiore al 30%.

 

Quali sono i principali indici di borsa mondiali?

Passando in rassegna gli altri indici di borsa su scala geografica più ampia, è possibile indicare:

  • il Dow Jones, l’indice americano più noto. Si compone di 30 titoli azionari con alta capitalizzazione, chiamati in gergo Blue Chips, quotati per il New York Stock Exchange
  • il NASDAQ, l’indice riferibile ai titoli tecnologici. Risulta suddiviso in tre segmenti: NASDAQ Biotech, NASDAQ 100 e NASDAQ Composite
  • l’FTSE 100, ovvero l’indice della Borsa londinese, nel quale sono presenti le prime 100 società con maggiore capitalizzazione
  • il Nikkei 225, l’indice di Tokyo, un paniere da 225 titoli azionari quotati presso la Borsa di Tokyo.

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