Come diventare imprenditore

Essere imprenditore significa non solo disporre o raccogliere il capitale d’avvio di una impresa. Mettersi in proprio, con un progetto imprenditoriale anche innovativo, richiede conoscenza di mercato, target e adempimenti burocratici.

 

Cosa vuol dire essere imprenditore?

Essere imprenditore significa intraprendere e gestire un’attività commerciale o un’impresa. Un imprenditore è una persona che decide di assumere la responsabilità di avviare, organizzare e gestire un’attività economica. L’obiettivo è ottenere profitti, ROI, e successo sul mercato scelto.

Secondo i dati INPS nel 2020 c’erano 1.614.243 imprese attive in Italia, e la maggior parte di esse con un numero di occupati pari o inferiore alle 5 unità.

Gli imprenditori sono spesso considerati innovatori, persone con una forte motivazione e determinazione. Mettono in gioco le proprie idee, le risorse e le competenze per creare e offrire prodotti o servizi che rispondano a bisogni e desideri della nicchia scelta.

Essere imprenditori richiede un insieme di competenze quali:

  • capacità di identificare opportunità di business e investimenti
  • prendere decisioni strategiche
  • gestire rischi
  • negoziare contratti
  • relazionarsi con i potenziali clienti, i fornitori e i dipendenti.

L’imprenditorialità è poi spesso associata all’innovazione, anche tecnologica, e al progresso economico.

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Come si diventa imprenditore da zero?

Diventare imprenditore da zero può essere una sfida, ma con la opportuna pianificazione e determinazione è un obiettivo magari non semplice, ma possibile. Ecco alcuni passi pratici:

  • identificare il proprio settore e l’idea di business, Inizia facendo una valutazione delle tue competenze, interessi e esperienze per individuare il settore o l’industria in cui si desidera avviare la propria attività. Poi, si sviluppa un’idea imprenditoriale unica che risponda a un bisogno o a una lacuna nel mercato.
  • realizzare il proprio business plan, che sia dettagliato e delinei la tua visione, le strategie di marketing, il modello di business e le previsioni finanziarie. Questo plan aiuterà a organizzare le idee e a definire gli obiettivi e le strategie
  • svolgere ricerca e analisi del mercato per comprendere il target di clienti, i competitor e le tendenze di mercato. Con queste informazioni, in seguito, si potrà sviluppare una strategia di marketing, e di digital marketing, efficace. Anche per differenziarsi dai competitor
  • trovare i finanziamenti valutando le diverse opzioni di finanziamento disponibili, come ad esempio l’equity crowdfunding, per avviare l’attività. Preparare un piano finanziario solido che dimostri la sostenibilità e il potenziale di reddito del tuo business per convincere i finanziatori.
  • costruire una rete di contatti partecipa a eventi di networking, associazioni o gruppi imprenditoriali per creare relazioni con potenziali clienti, partner commerciali che potrebbero offrire supporto, consigli e opportunità di business.

 

Obblighi formali per l’apertura di una attività

Fare impresa, in Italia, significa anche seguire un iter burocratico specifico. Le imprese sono suddivise in tre categorie principali:

  • società di persone, S.s., S.n.c., S.a.s.
  • società di capitali, S.r.l., S.p.A.
  • cooperative.

Le società di persone includono la Società Semplice (S.s.), non commerciale e senza capitale minimo, con responsabilità illimitata dei soci. La Società in Nome Collettivo (S.n.c.) è una forma commerciale con responsabilità illimitata. Richiede un atto registrato con informazioni dettagliate. La Società in Accomandita Semplice (S.a.s), che divide i soci in accomandatari e accomandanti, con responsabilità differenziata.

Le società di capitali comprendono la Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.), con personalità giuridica e autonomia patrimoniale, e richiedono un capitale minimo di 10.000 euro. La Società per Azioni (S.p.A.) è un’azienda di capitali con personalità giuridica con un capitale minimo di 50.000 euro.

Le cooperative, aziende a capitale variabile, si basano sui princìpi di mutualità, solidarietà e democrazia. Sono enti senza scopo di lucro che forniscono servizi o beni ai soci a prezzi vantaggiosi, e necessitano di almeno nove soci e un atto pubblico, per l’apertura.

L’iter burocratico per aprire un’azienda prevede solitamente:

  • apertura di una partita IVA
  • iscrizione al Registro delle Imprese
  • comunicazione degli atti alla Camera di Commercio
  • invio della dichiarazione di Inizio Attività al Comune
  • apertura di posizioni INPS e INAIL in caso di assunzione di personale.

 

Come diventare imprenditore digitale?

La trasformazione digitale sta ridefinendo il panorama imprenditoriale, rendendo essenziale per chiunque lavori online, e non solo, adattarsi a questa evoluzione. Gli imprenditori digitali sono coloro che creano e gestiscono aziende sfruttando l’innovazione tecnologica, costruiscono una presenza digitale e utilizzano il web per trarre profitti. Attualmente l’Italia è decima, per integrazione di soluzioni digitali, in Europa.

Per intraprendere questa carriera, l’imprenditore digitale deve avere competenze tecniche, ma è essenziale che possieda anche soft skill ormai fondamentali, quali:

  • pianificazione
  • empatia
  • resilienza
  • cultura dell’innovazione.

La capacità di pianificare attività in modo efficiente, comprendere i bisogni dei clienti, adattarsi rapidamente ai cambiamenti e mantenere un approccio innovativo sono ulteriori elementi chiave per il successo degli imprenditori digitali. Così come lo studio e l’aggiornamento continuo nel digital marketing, sviluppando competenze da anche da social media manager e conoscendo anche il content marketing, per realizzare contenuti che attirino utenti in target tanto nei social media quanto verso il proprio sito web.

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Nicchie di mercato in espansione

In Italia, nel 2023, diverse opportunità di impresa emergono da settori in crescita come salute e benessere, alimentazione, ecologia, assistenza alla persona e agli animali. Nel settore della salute e benessere, attività come saloni di bellezza, barbieri, parrucchieri e palestre sono particolarmente richieste. L’apertura di un’attività in questo settore può rivelarsi una scelta imprenditoriale di valore.

Nel campo dei servizi alla persona, sartorie, noleggi di veicoli elettrici e servizi di pet care stanno guadagnando popolarità. Le sartorie evidenziano un’attenzione crescente alle spese sull’abbigliamento e alla customizzazione degli abiti. Il settore della mobilità elettrica, con il noleggio di veicoli elettrici, rappresenta un’opportunità interessante, soprattutto nei grandi tessuti urbani. Anche i servizi di cura degli animali, come le gelaterie per animali e i negozi di alimenti specializzati, registrano una crescita.

Nel settore food, i panifici sono tra le attività più richieste insieme a bar, caffetterie, gelaterie, street food ambulanti e ristoranti. Il take away, in particolare, vede una tendenza al rialzo, con l’apertura di dark kitchen o ghost kitchen, due tipi di realtà focalizzate esclusivamente sul take away e sulla consegna a domicilio. Un’altra scelta imprenditoriale fattibile è l’home restaurant, per mezzo della quale le persone trasformano le proprie case in ristoranti temporanei. Da non sottovalutare anche agriturismi, aziende agricole e negozi di cibo tipico e biologico.

L’attenzione alla sostenibilità sta spingendo il successo dei negozi dell’usato, evidenziando una crescente consapevolezza ambientale dei consumatori.

 

Diventare uno startupper

Quello dello startupper è un caso specifico di imprenditoria. Lo startupper è innanzitutto colui che crea e sviluppa una startup, ossia un’azienda ad alto potenziale di crescita e innovazione. Sua caratteristica principale è la capacità di identificare opportunità di business e di trasformare un’idea in un progetto concreto. I suoi obiettivi sono:

  • creazione di un prodotto o servizio innovativo
  • acquisizione di clienti
  • scalabilità dell’azienda.

Per diventare uno startupper, è necessario individuare un problema o un bisogno nel mercato che può essere risolto con una soluzione innovativa. Quindi, bisogna sviluppare un’idea imprenditoriale che abbia un potenziale reale di successo.

Una volta che si ha l’idea, bisogna metterla in pratica attraverso un processo di prototipazione e sviluppo. Questo richiede competenze imprenditoriali, tecnologiche e manageriali. È essenziale costruire un team di persone con diverse competenze che siano in linea con l’idea e con l’obiettivo dell’azienda.

La ricerca di finanziamenti è un passo fondamentale nello sviluppo di una startup. Gli startupper devono identificare le diverse opportunità di finanziamento come investitori di capitale di rischio, acceleratori, business angel, crowdfunding.

Il successo di uno startupper dipende dalla capacità di adattarsi e apprendere continuamente, oltre che dalla sua intuizione nell’intercettare nicchie in espansione, come è nel caso della intelligenza artificiale
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