RentApp, partnership e algoritmo proprietario per conquistare il mercato Rent to Rent (La settimana di CrowdFundMe)

La protagonista di questa settimana è RentApp, la nuova campagna di CrowdFundMe. La startup innovativa opera nel mercato immobiliare del Rent to Rent, che comprende tutte le aziende che generano reddito attraverso la sublocazione e il subaffitto di appartamenti sfitti. Garantendo alla proprietà una rendita continuativa fissa, sgravandola completamente da tutti gli impegni, amministrativi e operativi, derivanti dalla locazione dell’immobile.

La sua unicità sta in un algoritmo innovativo proprietario, in fase di sviluppo, che analizza i big data delle attività di affitto breve, al fine di predeterminare in tempo reale il maggior prezzo giornaliero di locazione di un dato immobile in una precisa finestra temporale.

Il settore in cui opera RentApp è in continua espansione, specialmente in Italia dove il trend di crescita è superiore rispetto alla media europea. Negli ultimi anni, il mercato degli affitti brevi ha continuato a crescere, di pari passo con il crescere dei flussi turistici e, ad oggi, ha un valore stimato di 140 miliardi di euro (+40% rispetto al 2014).

La società è recentemente finita sotto i riflettori del Messaggero, che ha sottolineato altri punti di forza, come le partnership: «RentApp che vede tra i fondatori anche SeedMoney, ha scelto di affidare la gestione delle operazioni di affitto breve a un partner strategico, CleanBnB, prima azienda del settore a essersi quotata in Borsa» (clicca qui per leggere l’articolo completo).

Il primo obiettivo della campagna è fissato a 500.000 euro e quello massimo a 2 milioni. Con i capitali raccolti RentApp punta ad acquisire e mettere a regime, tramite la ristrutturazione e l’arredamento, nuove unità immobiliari. In particolare, la società mira ad acquisire in locazione, con focus sulla città di Milano, oltre 100 appartamenti da subaffittare con la modalità di affitto nel breve termine. Inoltre, da piano, la società prevede la distribuzione dei dividendi dal terzo anno, grazie a un utile pari a 300.000 euro che diventano 350.000 a regime dall’anno successivo.

Clicca qui per leggere il business plan completo.

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