Dal successo di Visual Note alla ristorazione automatizzata di MichelChef: ecco le novità di CrowdFundMe!

Il 25 agosto si è conclusa con successo la campagna di Equity Crowdfunding di  Visual Note, startup innovativa che ha brevettato un dispositivo hi-tech e sviluppato un’app per imparare a suonare la chitarra sin dal primo giorno. Complessivamente, sono stati raccolti 180.000 euro grazie a 36 soci.

Visual Note è una soluzione edutech che si applica a tutte le tipologie di chitarristi, dagli aspiranti (che possono suonare da subito senza fare prima mesi di pratica) alle scuole di musica (che hanno la possibilità di digitalizzare le lezioni tramite la piattaforma Visual Note Academy) fino ai musicisti esperti (che enfatizzano le performance grazie a effetti luce sul manico delle chitarre).

Secondo Stefano Zavattaro, Managing Director di Heba Advisors e nuovo socio dell’emittente, il business model “poggia su una strategia distributiva che sembra molto scalabile al di fuori dell’Italia, permettendo quindi una crescita sostenuta delle vendite sin dal primo anno. La bassa intensità di capitale fisso e circolante permette di proiettare un veloce raggiungimento dell’equilibrio finanziario a fronte di elevata redditività” (clicca qui per approfondire).

Con i capitali raccolti, Visual Note investirà nell’industrializzazione del prodotto, nel marketing e nel potenziamento tecnologico del sistema. Inoltre, l’emittente punta a sviluppare un social network dedicato al mondo della musica per fare anche attività e-commerce di cross-selling e, ad esempio, sarà possibile vendere strumenti o biglietti di concerti.

MichelChef, la nuova campagna online

CrowdFundMe dà il benvenuto a una nuova campagna, ovvero  MichelChef Srl. Parliamo di una startup innovativa che ha sviluppato un processo standard di conservazione e rigenerazione di piatti italiani gourmet, finalizzato alla creazione di una catena di ristoranti automatizzati senza chef. Tale procedimento è possibile grazie a un sistema tecnologico – la società ha depositato una richiesta di brevetto per modello di utilità – che consente di preparare monoporzioni, poi conservate sottovuoto, senza alterare le proprietà organolettiche degli alimenti. I ristoranti automatizzati di MichelChef potranno così offrire piatti di qualità, pronti in poco tempo e senza la necessità di cuochi professionisti.

Grazie ai capitali raccolti, l’emittente punta a creare una catena internazionale. Un piano che si baserà su un format particolarmente scalabile: il modello di ristorazione non presenta variabili di servizio, processo e prodotto.  MichelChef è già in trattativa per espandersi in quattro nazioni oltre all’Italia: Stati Uniti (Miami), Germania (Berlino), Belgio (Bruxelles) e Slovacchia (Bratislava).

La startup innovativa mira così a espandersi nel mercato della ristorazione italiana, il cui giro d’affari vale 206 miliardi di euro nel mondo. Al di fuori dei confini nazionali, i due Paesi in cui il volume è maggiore sono la Cina (60 miliardi) e gli Stati Uniti (56 miliardi).

La raccolta di MichelChef ha già superato il primo obiettivo, ed è arrivata a oltre 60.000 euro grazie a 13 soci.

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i-RFK, aumentano le sottoscrizioni del minibond

Proseguono le sottoscrizioni del minibond di i-RFK, holding industriale che investe principalmente in startup e PMI innovative. Nel giro di alcune settimane – la campagna è partita il 22 luglio – le adesioni confermate sono infatti arrivate a 830.000 euro grazie a 19 investitori, tra cui vi è anche un istituto bancario italiano che ha sottoscritto un importo pari a 400.000 euro (per approfondire il punto sul minibond clicca qui).

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Finanza digitale, il Ceo di iCashly spiega le potenzialità del settore

CrowdFundMe ha intervistato Salvatore Gervasi, cofondatore e Ceo di iCashly, una piattaforma in via di sviluppo specializzata nella finanza digitale a “360 gradi”. L’imprenditore ha spiegato che “il mercato pagamenti, in seguito alla PSD e con un enorme spinta dopo la PSD2, ha dato la possibilità a terze parti, al di fuori delle banche, di operare sul mercato dei pagamenti, una novità che non solo ha accelerato lo sviluppo tecnologico, ma ha permesso di introdurre nuovi player e di conseguenza migliori condizioni di costo e servizio per l’utente finale” (leggi l’intervista completa).

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