Come sarà la “fase 2”? Ecco l’evento per confrontarsi con le imprese che ci aiuteranno nella riapertura

Si avvicina la cosiddetta “fase 2”, ovvero la riapertura graduale e con elevate precauzioni delle attività economiche e della circolazione. Avremo a che fare con diverse restrizioni, dai trasposti pubblici all’accesso ai negozi. Per questo CrowdFundMe ha deciso di dedicare un evento online gratuito per riflettere insieme sull’aiuto che potranno darci alcune imprese emittenti nella vita post reclusione e sulle prospettive della loro crescita economica. L’intenzione non è quella di avere una mera presentazione delle società, ma di realizzare un dibattito con i contribuiti dei fondatori e degli utenti, per questo vi sarà uno spazio dedicato alle domande o alle osservazioni di tutti i partecipanti.

Di seguito le 4 aziende selezionate (alcune campagne saranno lanciate a breve).

Utopia: startup innovativa che sviluppa software di Realtà Virtuale (VR) utilizzabili in diversi ambiti, come la formazione di personale tecnico qualificato nei settori aerospaziale, navale, meccanico ed elettronico. Sul fronte coronavirus, la società ha lanciato un nuovo prodotto pensato per il contenimento dei contagi, ovvero un sistema che utilizza telecamere termiche per individuare persone con febbre all’interno di strutture ad alta affluenza, come i supermercati o le fabbriche. Passando alle prospettive della Realtà Virtuale, secondo Statista, tra il 2018 e il 2023 la dimensione del mercato in Italia dovrebbe crescere da un valore di 45 milioni di euro a un valore di 129 milioni di euro.

FrescoFrigo: società che ha sviluppato un frigorifero intelligente con tecnologia RFID e connesso in cloud. Può essere installato nelle aziende e nei complessi residenziali; in questi ultimi è già utilizzato come “supermercato di condominio”, dove acquistare beni alimentari senza doversi recare al supermercato. Enrico Pandian, fondatore di FrescoFrigo ha spiegato tale scelta in un articolo di EconomyUp: “Dopo aver installato i frigoriferi intelligenti in numerose realtà italiane (grandi uffici, fitness club, ecc,) e anche negli Stati Uniti e Portogallo, ci siamo fermati a pensare come potevamo aiutare le persone in questo periodo di emergenza da coronavirus e abbiamo messo a punto la nostra esperienza e capacità tecnologica per portare il supermercato da loro. In questo modo possono acquistare generi alimentari senza uscire dal proprio complesso residenziale, senza lunghe code e sentirsi così più sicuri”.

Rx Home: startup specializzata nella radiologia a domicilio, fornendo così supporto al Sistema sanitario nazionale. Gli ospedali sono oggi giustamente concentrati nella lotta al coronavirus, ma non bisogna dimenticarsi degli altri pazienti che hanno paura a recarsi in ospedale per via dei contagi o che non possono spostarsi dal proprio domicilio per vari motivi (fragilità, problemi fisici etc.). Rx Home permette di sottoporsi a controlli medici a casa propria con elevati standard di sicurezza. Anche nella fase 2 gli ospedali avranno un ruolo fondamentale, e il servizio dell’emittente di CrowdFundMe può generare una sinergia a vantaggio di tutti; clicca qui per approfondire sul Sole 24 Ore.

Econviene: il primo e-commerce di parafarmaci, integratori e cosmetici a prezzi scontati e a “zero sprechi”. Le caratteristiche dei prodotti (ad esempio la confezione leggermente danneggiata o i rilevamenti da società fallite) consentono di proporre ai consumatori prezzi vantaggiosi. Tutto questo ricevendo l’ordine a casa, senza dover recarsi al supermercato o in farmacie. Si pensi che gli utenti italiani hanno ridotto le loro visite in queste ultime dell’85% tra gennaio e marzo (dati raccolti dalle applicazioni di Google tramite localizzatori).

Calo clienti fisici nelle farmacie italiane tra gennaio e marzo 2020

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In generale, la pandemia sta cambiando le abitudini di acquisto dei consumatori, i quali si stanno orientando sempre più verso le compere online.  Uno studio di eMarketer sottolinea che “i cambiamenti nelle abitudini di acquisto online potrebbero diffondersi soprattutto tra i clienti più anziani”, quelli che prima del coronavirus erano meno propensi all’e-commerce. E la metamorfosi potrebbe rivelarsi irreversibile: “Uno spostamento verso lo shopping online tra questa popolazione potrebbe fornire una spinta di breve termine ai venditori, ma a lungo termine, potrebbe anche aumentare le vendite se questi clienti continuano a fare acquisti online dopo che l’epidemia si è placata”.

Clicca qui per registrarti gratuitamente all’evento online

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