Per cominciare

CrowdFundMe è un portale di finanza alternativa autorizzato da Consob che offre diverse opportunità d’investimento (definite Crowdinvesting):

  • Equity Crowdfunding (investimenti in startup e PMI)
  • Real Estate Crowdfunding (investimenti Equity in ambito immobiliare)
  • Minibond (strumenti obbligazionari per PMI)
  • Lending Crowdfunding immobiliare attraverso la controllata Trusters (investimenti in operazioni immobiliari)

Investitori: possono sfruttare le varie opportunità offerte dal portale per diversificare il portafoglio, investendo in pochi click nel progetto selezionato.

Imprese: hanno a disposizione diversi strumenti per finanziarsi, supportate da un team di esperti. Possono avviare raccolte per ottenere i fondi necessari per crescere scegliendo tra:

  1. Equity, aprendo il capitale sociale a un pubblico altrimenti inaccessibile;
  2. Debt, ovvero i minibond per PMI
  3. Lending, solo per operazioni immobiliari.

Scopri il regolamento Consob per maggiori informazioni.

 

INVESTI CON CROWDFUNDME: la piattaforma di crowdinvesting per costruire il tuo portafoglio diversificato

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Seleziona un progetto

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Investi online in pochi click

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Partecipa ai successi delle società in portfolio

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Un mondo di possibilità a portata di click:


Come funziona per gli investitori

Una volta completato il tuo profilo di investitore, potrai accedere a tutte le campagne, chiedere ulteriori informazioni agli imprenditori attraverso la sezione Q&A, valutare i business plan completi delle società e le competenze dei rispettivi team.


Una volta selezionata la società di tuo interesse, puoi investire attraverso semplici passaggi online, scegliendo l’importo desiderato ed effettuando la transazione tramite bonifico.

Ogni campagna prevede un chip minimo che, in molti casi, parte da 250 € o 1000 €, permettendo a tutti di costruire un portafoglio diversificato per mitigare la propria esposizione al rischio (per maggiori info visita la sezione ‘guida investitore’).


Hai delle domande?

Visita la sezione dedicata alle domande frequenti

Se non trovi la risposta contattaci su info@crowdfundme.it

Tipologie di Progetto

CrowdFundMe offre una gamma completa di prodotti finanziari alternativi (Equity Crowdfunding, Reale Estate Crowdfunding, Corporate Debt) per consentire agli investitori di diversificare il portafoglio e mitigare il rischio complessivo.

Modalità di raccolta fondi online


Investi oggi nelle grandi aziende di domani, partecipando all’aumento di capitale di startup o PMI. Con l’Equity Crowdfunding acquisti quote o azioni delle imprese selezionate, diventandone socio.

L’investitore può così contribuire alla crescita delle imprese e partecipare ai successi aziendali, monetizzando l’investimento in diversi modi (clicca qui per scoprire alcuni casi di successo):

  • Quotazione in Borsa della società
  • Exit tramite acquisizione, parziale o totale, della società
  • Vendita delle quote o azioni tramite la bacheca elettronica
  • Distribuzione di dividendi

Inoltre, se l’emittente è startup o PMI innovativa, l’investitore può usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge (per ulteriori info clicca qui).

 


Diventa creditore di imprese già affermate sul mercato e beneficia di un rendimento fisso oltre al rimborso del capitale. I minibond sono titoli di debito emessi da piccole e medie imprese con un limite fissato per ogni singolo collocamento a 8 milioni di euro. La società emittente stabilisce l’obiettivo di raccolta, la durata del titolo, nonché le modalità del rimborso del capitale e del pagamento degli interessi (generalmente tramite cedole periodiche).

 

I minibond possono essere sottoscritti sia da investitori istituzionali che retail (all’interno dei requisiti previsti dalla legge: clicca qui per maggiori info). Sono strumenti tendenzialmente liquidi: dopo il collocamento tramite CrowdFundMe, i minibond possono essere quotati su ExtraMOT Pro3 di Borsa Italiana, il mercato dedicato agli strumenti finanziari alternativi ai prestiti bancari.

 


Tramite Trusters è possibile realizzare investimenti immobiliari con la modalità del Lending Crowdfunding, abbattendo le tradizionali barriere all’ingresso. In sostanza, si tratta di un prestito che l’investitore eroga a una società Real Estate per sviluppare un progetto (costruzione, ristrutturazione, frazionamento etc.) finalizzato alla vendita di uno o più immobili.

È uno strumento che presenta un orizzonte temporale di breve termine (9-15 mesi) con rendimento fisso (9%-10% in media); grazie a queste caratteristiche si tratta di un prodotto finanziario che si può affiancare all’Equity, che presenta potenziali rendimenti maggiori con tempistiche di medio-lungo periodo, favorendo la costruzione di un portafoglio diversificato e bilanciato.


Il Real Estate Crowdfunding è un’operazione di tipo Equity (con i relativi benefici fiscali) focalizzata sul settore immobiliare. Le società Real Estate su cui investire agiscono secondo tre modelli principali:

  • Buy to Sell: acquisizione di una o più aree edificabili/immobili esistenti con conseguente costruzione/ristrutturazione, al fine di vendere le nuove strutture o quelle ristrutturate;
  • Buy to Let: acquisizione di uno o più immobili che vengono messi a reddito tramite affitto, in alcuni casi dopo essere stati ristrutturati;
  • Rent to Rent: la società affitta una o più strutture le quali vengono poi subaffittate.

Queste operazioni, generalmente, consentono ai soci di ricevere dividendi periodici grazie ai flussi di cassa tipici delle società Real Estate.


Perché CrowdFundMe

CrowdFundMe rappresenta il modo più facile per investire online, attraverso pochi e semplici passaggi.

Il portale possiede un rigoroso processo di selezione delle società, per dare ai clienti la possibilità di investire nelle migliori imprese ad alto potenziale di crescita, che possano generare valore nel tempo e con prospettive di remunerazione per i soci.

Alle emittenti, il portale offre un team di professionisti per portare al successo le campagne e un’ampia platea di investitori altrimenti inaccessibile.

Le ragioni per scegliere il nostro portale


CrowdFundMe fa un’accurata due diligence delle società: mediamente, solo il 6% delle candidate arriva a pubblicare la campagna sul portale.

La valutazione che porta a una così rigorosa selezione si basa su diversi elementi:

Compliance
Si controllano l’atto costitutivo, lo statuto, la visura e i patti parasociali, con l’obiettivo di verificare che non vi siano clausole che penalizzino il crowd.

Nello specifico, a titolo di esempio:

  • Se è presente una clausola drag along, CrowdFundMe propone l’inserimento di un meccanismo di liquidation preference per i soci crowd, a cui dovrà tornare un importo pari almeno al valore del proprio investimento.
  • Se ci sono delle clausole di liquidation preference pregresse, CrowdFundMe propone di accordare ai soci crowd le stesse condizioni di favore degli altri investitori.
  • CrowdFundMe propone l’inserimento di una clausola tag along, ovvero una clausola di recesso, in favore dei soci crowd, nell’ipotesi di cessione del controllo della società a terzi.
  • In caso di offerta di quote di tipo A e quote di tipo B (in generale, rispettivamente, quote con e senza diritto di voto), CrowdFundMe propone come criterio di attribuzione delle quote A solo ed esclusivamente un importo minimo di investimento. In questa maniera si tutela l’investitore retail rispetto all’investitore professionale, che potrebbe altrimenti ottenere quote A soltanto in virtù della propria qualifica.
  • CrowdFundMe propone generalmente di non mettere vincoli alla trasferibilità (ad esempio, diritti di prelazione e/o di godimento) delle quote offerte alla platea crowd. Lo scopo è facilitare i processi, ad esempio trasferendo le quote tramite la bacheca elettronica del portale evitando oneri comunicativi.
  • Il portale esegue verifiche sui dati fondamentali della società presenti in visura e sulla compagine sociale, con particolare riguardo ai soggetti con incarichi di amministrazione (ad esempio controllando eventuali pendenze legali o eventi negativi passati di carattere economico-finanziario).

Analisi finanziaria dell’emittente
Per quanto concerne l’analisi finanziaria si guarda in primo luogo allo storico dello stato patrimoniale.

Nello specifico si verifica:

  • Il rispetto dei piani di rimborso dei finanziamenti erogati da istituti di credito.
  • L’effettuato pagamento dei debiti verso l’erario e i fondi previdenziali.
  • La natura e l’ammontare dei crediti a medio-lungo termine.
  • La solidità del patrimonio netto e la conseguente capacità di assorbire eventuali perdite.
  • L’entità della cassa, rispetto al fabbisogno dell’azienda.

Si passa poi all’analisi dei dati finanziari prospettici:

  • Si valuta la congruenza delle ipotesi alla base dei documenti e si verifica che non vi siano disallineamenti con la natura del business.
  • Si verifica che la PFN (posizione finanziaria netta) sia coerente con il piano di sviluppo della società.

Termini e condizioni del round
CrowdFundMe verifica la coerenza tra quanto sarà raccolto nella campagna e il fabbisogno del business; in caso di incongruenze la candidata viene respinta.

Il precommitment è basilare per partire, perché rappresenta una prima validazione dell’emittente: l’interesse pregresso degli investitori è indice del fatto che il modello di business ha concrete possibilità di affermarsi sul mercato. Allora il progetto può essere esteso anche a una platea crowd.

Analisi qualitativa
CrowdFundMe controlla la biografia dei fondatori, per comprenderne le competenze e le precedenti esperienze di successo. Se la società non è più in una fase pre-seed, si valutano i nuovi risultati del team e il consolidamento del know-how maturato nel tempo.

Il portale effettua poi un’analisi sulla dimensione del mercato di riferimento e le sue prospettive di crescita. Infine, si considerano eventuali validazioni del business già conseguite.


Accesso a investimenti alternativi: Tramite il Crowdinvesting, tutti gli investitori (sia retail che professionali) possono accedere a investimenti diretti alternativi rispetto a quelli effettuabili attraverso le borse valori o round privati. Gli utenti possono quindi diventare soci di aziende non ancora quotate o sottoscrivere prodotti obbligazionari.

Facilità d’investimento: Gli utenti possono investire dopo aver seguito pochi e semplici passaggi online, senza dover ricorrere a notai o altri intermediari. CrowdFundMe non applica alcun costo per l’utente che effettua un investimento.

Diversificazione del portafoglio: Tramite CrowdFundMe è possibile diversificare il proprio portafoglio investendo in più società, in maniera tale da mitigare il rischio complessivo. Gli utenti possono inoltre differenziare anche la tipologia d’investimento, scegliendo tra una gamma completa di soluzioni (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding, Private Debt, Lending Crowdfunding immobiliare).

Benefici fiscali: Gli investimenti in Equity Crowdfunding effettuati in startup o PMI innovative permettono di usufruire di importanti agevolazioni fiscali (per maggiori informazioni visita la sezione “Domande frequenti” -> “Detrazioni”).


Le società emittenti selezionate da CrowdFundMe crescono con performance migliori rispetto alla media del mercato. Lo evidenziano le analisi dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano: l’Equity Crowdfunding Index, ossia il NAV (net asset value) che segnala la rivalutazione delle aziende che hanno chiuso campagne di successo tramite Equity Crowdfunding, indica 249 punti per CrowdFundMe contro una media di 175 punti (numeri aggiornati a gennaio 2023).

 

 




Guida per l'investitore

La bussola per gli investitori che si affacciano per la prima volta sul mondo del Crowdinvesting.

 

Tutti i passaggi, dalla registrazione dell’utenza alla fase post investimento, spiegati punto per punto.

01. Registrati

Ti registri gratuitamente al portale come investitore. La procedura è facile e veloce

Scorri i passaggi

02. Scopri

Navighi tra i progetti e scegli in quale società investire

Scorri i passaggi

03. Investi

Una volta individuato un progetto che ti interessa, procedi confermando il tuo ordine

Scorri i passaggi

04. Perfeziona

Completa l'investimento tramite un bonifico bancario per diventarne socio in pochi click

Scorri i passaggi

05. Monitora

Non perdere di vista i tuoi investimenti grazie alla pagina portfolio e le comunicazioni di CrowdFundMe

Scorri i passaggi

01. Registrati


Bastano pochi click per entrare a far parte della community di CrowdFundMe
  • Se non sei già un utente CFM, premi il tasto “registrati” attraverso il menu in alto a destra, seguendo tutti i passaggi richiesti fino alla conferma della mail;
  • Completa il tuo profilo con le informazioni richieste;
  • Accetta i termini e le condizioni di CrowdFundMe, e non dimenticarti di verificare il tuo account tramite email, per iniziare a usufruire del servizio;
  • In fase di registrazione o al primo investimento dovrai completare il questionario di appropriatezza (tempo stimato al completamento: 3 minuti);
  • Al termine del questionario, riceverai per e-mail l’esito e potrai proseguire nell’investimento a prescindere dal risultato.


02. Scopri i progetti


Dai un occhio alla home page per scoprire i progetti selezionati da CrowdFundMe
  • Sulla nostra Home potrai trovare tutte le campagne attualmente in corso e alcune tra quelle future contraddistinte dall’apposita etichetta «Coming Soon»;
  • Se una campagna, tra quelle in corso, cattura il tuo interesse, potrai entrare nella pagina di approfondimento, per ottenere ulteriori informazioni inerenti al progetto, al background del team, i fattori critici di successo, alle strategie di sviluppo e al mercato di appartenenza e attraverso l’apposita sezione, scaricare la documentazione ufficiale messa a disposizione degli investitori (Business Plan, AUCAP, Visura, Etc.) ;
  • Se invece sei interessato ad una delle campagne in “coming soon” potrai visionare il video teaser e restare aggiornato sulla partenza cliccando su “segui“.


03. Investi


Una volta individuato un progetto che ti interessa, fai click su investi per diventare socio
  • Indica l’importo con cui desideri entrare nella società, spunta le opportune caselle e premi nuovamente “Investi”;
  • Nella schermata successiva di conferma, potrai decidere se usufruire del servizio opzionale di rubricazione delle quote. Potrai modificare la tua preferenza successivamente fino a 5 giorni dalla chiusura della campagna.
  • Esplora i che offrono gli investimenti in Startup e PMI innovative tramite Equity Crowdfunding e trova una risposta a tutte le tue domande nella estensiva sezione di .


04. Perfeziona


Perfeziona il tuo investimento tramite un bonifico bancario, e sarai socio della società da te scelta
  • Una volta confermato l’importo, riceverai una e-mail con il riepilogo dell’ordine e le coordinate bancarie per perfezionare l’investimento effettuando il relativo bonifico;
  • Utilizzando gli estremi indicati, procedi ad effettuare un bonifico alle coordinate indicate. È importante che il bonifico rispecchi fedelmente l’ordine d’investimento: intestatario e importo dovranno dunque corrispondere;
  • Procedi ad inviare la distinta dell’operazione a investimenti@crowdfundme.it;
  • Al buon esito dell’operazione riceverai una mail di perfezionamento dell’ordine con riassunti I dettagli dell’operazione


05. Monitora


Non perdere di vista i tuoi investimenti grazie alla pagina portfolio

La pagina Portfolio, accessibile dal proprio account una volta confermato il primo investimento, permetterà di:

  • Monitorare l’andamento del proprio portafoglio titoli;
  • Decidere la propria strategia di diversificazione offrendo una vista complessiva del proprio portfolio di investimenti;
  • Rimanere aggiornati sulle società in cui si ha investito tramite la sezione “Comunicazioni”.


Il Team di CrowdFundMe

I volti e le storie del nostro team

Tommaso Baldissera Pacchetti

CEO

Fonda CrowdFundMe srl, di cui è Amministratore delegato. In CrowdFundMe Tommaso gestisce gli aspetti legali, supportato da uno studio legale esterno, mantiene i contatti con i principali partner della società e gestisce direttamente le interazioni con gli investitori.


2008 – 2014 Doctor Dentist srl – Milano IT: Tommaso ha co-fondato Doctor Dentist con suo padre e altri 2 soci. Ha lavorato come direttore marketing concentrandosi sull’apertura delle nuove cliniche (7 cliniche in Lombardia) ed il marketing della società. Nel 2013 prende parte alle negoziazioni che hanno portato alla vendita della società a LBO SpA per €6 milioni. In seguito alla vendita rimane in società per un semestre per facilitare il passaggio di consegne.

Benedetto Pirro

COO

Co-fondatore di CrowdFundMe è responsabile per i processi operativi end-to-end, della infrastruttura tecnologica del portale e del processo di selezione ed on-boarding delle società emittenti.


2010-2015 Accenture – Milano, IT: Consultant (Accenture Strategy), principalmente nel settore delle comunicazioni e dei media, lavorando su progetti nazionali e internazionali (direttamente in contatto con il top management). Le sue attività principali sono state: strategia di offerta commerciale (definizione di offerta di prodotti e servizi e piano del mercato go-to); strategia di trasformazione del business (definire e migliorare la strategia da adottare in termini di: innovazione del portafoglio, ottimizzazione dei processi, strategia digitale); gestione del ciclo di vita del cliente digitale (cross benchmarking settoriale su strumenti di auto-cura); ottimizzazione dei processi aziendali (analisi delle esigenze dei consumatori, definizione degli obiettivi dei consumatori e benchmarking della concorrenza). 2009 MahindraMahindraLtd. – Mumbai, IN: Post-Merger integration Assistant a seguito dell’acquisizione da parte della divisione Mahindra Systec di Metalcastello Srl.

Edoardo Varacca Capello

CFO

CFO e membro del Consiglio Di Amministrazione


  • 2018 – Oggi: CrowdFundMe s.r.l. – Milano, IT: CFO, membro del consiglio di amministrazione
  • 2012 – XY SA (già Maetrica SA) – Chiasso, CH: Head of Financial Assets e membro del comitato per gli investimenti strategici. Consulente senior per corporate treasuries, UHNW individuals, new investment, business development
  • 2007 – 2012 Credit Suisse Italy S.p.A. – Milano ,ITinizia la sua carriera come Portfolio Manager specializzato in equities USA per clienti istituzionali. In seguito ha rivestito la posizione di Assistant fund Manager, per il fondo Credit Suisse Equity Italy Fund e quindi è passato alla funzione di Asset Allocation per clienti Private e istituzionali. È stato membro con diritto di voto del Comitato Investimenti. Tra il 2010 e il 2011 si è trasferito a Singapore per supportare il team locale su strumenti, processi e Risk Management.

Alberto Carniel

Responsabile Compliance

Responsabile compliance, tra gli altri: contrattualistica, GDPR, compliance con il regolamento CONSOB


  • 2011-2017 Nctm Studio Legale Associato – Milan, IT: Servizi legali prestati a compagnie assicurative leader del settore. Collaborazione con un team di oltre 10 persone nella creazione, sviluppo e aggiornamento di prodotti assicurativi; problemi legali analizzati al fine di assistere società diverse da quelle assicurative

Gianluca Brigatti

Communication Specialist

Responsabile Comunicazione e Content Manager


  • 2018 – Giornalista presso Websim (Intermonte SIM).
  • 2017 – Giornalista presso la redazione economica di Repubblica e per l’inserto Affari&Finanza. Training presso TGCOM24.
  • 2016 – Consulente per Generali Italia: risparmio, previdenza integrativa e ramo danni.
  • 2015 – Collaboratore di OCCAM (Observatory for Cultural and Audiovisual Communication), società affiliata all’ONU che si occupa della lotta alla povertà attraverso l’utilizzo delle ICT.

Luca Sellari Franceschini

Onboarding Manager

Responsabile selezione e onboarding equity


2020 – 2022 Deloitte Officine Innovazione, Milano IT: Consultant (Officine Innovazione) specializzato in consulenza strategica e finanziaria per startup e scaleup innovative, lavorando su progetti nazionali ed internazionali. Le sue attività principali sono state: evaluation e go-to-market strategy di startup innovative ad alto contenuto tecnologico in diversi settori quali healthcare, robotica e beverage&food. All’interno di Deloitte ha fatto parte anche dell’Innovation Programme team, che si occupava di ricercare e sviluppare asset innovativi a livello europeo.

2018 FTO: Federazione Turismo Organizzato, Milano IT: Assistente del General Manager, si occupava di consulenza strategico-finanziaria per agenzie di viaggi e tour operator.

2017 Esselunga Srl, Milano IT: Internship nel team di marketing promozionale

Ilaria Paudice

Responsabile Eventi


Marco Iovine

Operations Specialist

Analisi qualitative e finanziarie


I nostri partner

  • Trusters
  • SEED MONEY
  • Startup Wise Guys
  • Open Seed
  • LX20 Lax Firm
  • Wide
  • Bio4Dreams
  • FPS Digital
  • MEDFORM
  • Isinnova
  • Lifegate
  • WDA
  • Trentino Sviluppo
  • I3P Incubatore Politecnico Torino
  • PoliHub
  • Integrae SIM
  • Directa

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Domande Frequenti

Domande e risposte sull'Equity


INFORMAZIONI PRE-INVESTIMENTO

Crowdfunding è un termine inglese composto dalle parole crowd, folla, e funding, raccolta fondi. Può quindi essere tradotto in italiano come finanziamento della folla. Si tratta di una modalità di investimento, nata nella seconda metà degli anni novanta, che permette alle persone fisiche, con il  desiderio di investire anche piccole somme, di utilizzare una piattaforma digitale per avere accesso a campagne di finanziamento di PMI innovative e start up che non sono presenti nel mercato azionario.

Le tipologie di questo finanziamento della folla possono essere diverse:

 

  • donation-based crowdfunding, che consiste nel donare una quota di denaro per una specifica causa senza ricevere in cambio alcun tipo di ricompensa
  • lending crowdfunding, chiamato anche social lending oppure peer-to-peer lending, è una forma di finanziamento alternativo che si esplica come prestito tra persone fisiche, tra privati quindi, e si svolge per mezzo di piattaforme online
  • reward-based crowdfunding, in questa seconda possibilità, a fronte di un investimento si ha la possibilità di ricevere una ricompensa sotto forma di prodotto oppure di servizio
  • equity-based crowdfunding, attraverso il quale gli investitori possono acquistare, per mezzo di piattaforme dedicate, quote di una PMI o di una start up, acquisendo diritti di tipo patrimoniale e amministrativo
  • real estate crowdfunding, che permette agli investitori di impegnare il proprio capitale di rischio in progetti immobiliari, in modalità sia lending che equity.

L’Italia è stato il primo Paese in Europa e di fatto a livello internazionale a fornire un quadro normativo per l’equity crowdfunding, nel 2013. Nel dicembre 2021 l’ammontare complessivo degli investimenti era di 1.348 milioni di euro a favore di start up e di PMI innovative e non.

I passaggi e gli elementi che costituiscono il finanziamento della folla sono:

  • un investitore che abbia del capitale per piccoli investimenti o importi più consistenti, di 50000 euro ad esempio
  • una PMI innovativa o una start up, realtà che non devono essere quotate in borsa
  • una piattaforma digitale, come è CrowdFundMe, che accetti le candidature da parte di PMI e start up e che crei delle campagne di crowdfunding per la raccolta fondi. Campagne visibili su una bacheca elettronica pubblica

L’investitore effettua una iscrizione alla piattaforma digitale, autorizzata e vigilata dalla CONSOB, passa in rassegna le campagne attive e versa la quota di capitale per la campagna scelta. Al termine di una campagna, cui si ha accesso dopo l’iscrizione da parte dell’investitore alla piattaforma digitale, si hanno due possibilità: il raggiungimento e il superamento del finanziamento prefissato, o la mancata riuscita. In questo secondo caso gli importi sono restituiti ai finanziatori, senza alcuna spesa.


Il guadagno, quando si investe in modalità equity, è doppio. Il termine equity può essere tradotto con quota. L’equity crowdfunding permette l’acquisto di una quota della start up o PMI che ha lanciato la campagna. L’investitore diventa quindi socio dell’impresa a tutti gli effetti, e in caso di successo dell’impresa, le quote acquistate acquisiranno valore.

Il ROI, ovvero il ritorno di investimento, può avvenire:

  • con la vendita delle quote di cui è in possesso, e in questo caso il profitto è determinato dalla differenza tra il valore al momento dell’acquisto e il valore attuale. Una strategia di exit, quella della vendita, che può essere attuata quando l’impresa finanziata viene acquistata da una realtà più importante
  • tramite la distribuzione degli utili, in proporzione al capitale d’investimento impiegato.

Dal momento che l’investitore è socio, compatibilmente con la quantità di quote acquisite ne consegue il diritto di presenza nelle fasi decisionali dell’impresa finanziata, partecipando alle riunioni del board dell’impresa.


Tra le diverse piattaforme di equity crowdfunding, CrowdFundMe è presente dal 2013 ed è presente nel registro dei gestori di portali di equity crowdfunding. CrowdFundMe ha permesso di investire tramite la propria piattaforma in progetti quali CleanBnB, Winelivery o Alea.

Tra le ulteriori possibilità di investimento sulla piattaforma sono presenti il real estate crowdfunding e il lending crowdfunding immobiliare.


Il regolamento CONSOB, attivo dal 2014, e il regolamento europeo sul crowdfunding rappresentano il chiaro perimetro normativo su questa forma di investimento. Tra le norme a tutela degli investitori, è prevista la compilazione di un questionario di appropriatezza propedeutico e precedente l’avvio di qualsiasi investimento. In questo modo l’investitore viene testo nella sua consapevolezza sia delle specifiche sia degli eventuali rischi legati all’investimento.

Gli investitori non professionali vedono poi riconosciuto il diritto di revoca e di recesso. Il diritto di revoca si attua quando tra il tempo di adesione all’investimento, la sua chiusura oppure la consegna degli strumenti finanziari siano sopraggiunti fatti nuovi o significativi, imprecisioni o errori relativi all’offerta cui si è aderito.

Il diritto di revoca, rispetto all’adesione ad una campagna, può avvenire entro 7 giorni dall’ordine di adesione, senza che sia necessaria alcuna spesa.


CrowdFundMe si rivolge a tutti coloro che vogliano investire in società non quotate, innovative e con alte potenzialità di crescita. Gli investimenti di CrowdFundMe sono adatti a chiunque creda in una specifica società, indipendentemente dal fatto di essere un esperto di finanza o meno. Possono investire sia le persone fisiche che le persone giuridiche (società).


Grazie all’investimento in equity crowdfunding, l’investitore può:

  • entrare in contatto con le realtà più promettenti del tessuto imprenditoriale italiano;
  • scoprire nuove opportunità di investimento al di fuori dei tradizionali strumenti finanziari e diversificare il proprio portafoglio includendo società innovative.

Inoltre, sia le persone fisiche che le persone giuridiche possono detrarre in sede di dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più società (startup/PMI) innovative. Ricordiamo infine che le caratteristiche dei prodotti sui quali puoi investire tramite le piattaforme di equity crowdfunding sono prodotti ad alto rischio e illiquidi di emittenti non quotati, in merito ai quali non sono disponibili e facilmente reperibili informazioni pubbliche.


Il processo di investimento è semplice e intuitivo.

  1. Registrati sul portale CrowdFundMe e scopri i progetti attraverso la pagina dedicata: qui puoi trovare tutti gli approfondimenti sul business plan di ciascuna società.
  2. Scegli il progetto della società che preferisci e decidi quanto investire.
  3. A questo punto dovrai rispondere a poche domande che testino il tuo grado di appropriatezza, così come richiesto dal Regolamento Consob. Qualsiasi sia il risultato del test, puoi comunque procedere con l’operazione.
  4. Inserisci la cifra che desideri investire e clicca su “investi”.
  5. Attendi la mail di riepilogo all’indirizzo indicato in sede di registrazione nella quale potrai trovare tutti i dati relativi all’investimento.
  6. Effettua il bonifico (tramite home banking) in base ai dati ricevuti via mail.

Per ulteriori informazioni, consulta la sezione


La valutazione di una società definisce il valore della stessa sul mercato e considera sia il patrimonio e i ricavi attuali, sia la performance economica nel futuro.

Nel caso dell’equity crowdfunding, le società sono startup o PMI con un progetto innovativo che in futuro potrebbe raggiungere livelli di performance economiche molto elevate.

Per questo motivo, la valutazione delle società si basa sia sugli asset materiali e immateriali che la società possiede, sia sulla validità e il potenziale del modello di business. La valutazione viene definita prima della campagna dalla società di concerto con il team CrowdFundMe e i suoi partner tecnici.


Il tasto Follow fa sì che non vi perdiate nessun aggiornamento importante sulle campagne che ti interessano di più. Cliccando sul Follow, abiliterai l’invio di e-mail di notifica in occasione di alcuni eventi importanti per la dinamica della campagna che stai seguendo:

  • Inizio della campagna
  • Raggiungimento del 50% dell’obiettivo minimo
  • Superamento dell’obiettivo minimo
  • Ultimi 7 giorni di campagna
  • Ultimi 3 giorni di campagna

Disattivare questa funzione è facile come attivarla: basterà cliccare sullo stesso pulsante (che avrà come etichetta Unfollow) oppure selezionare questa opzione direttamente sulle e-mail automatiche che riceverai o dalla sezione preferenze della tua pagina profilo. Con la nostra funziona Follow non perderai più nessuna opportunità!


Indipendentemente dal risultato del test di appropriatezza, l’investitore può COMUNQUE INVESTIRE. Tale test è richiesto per verificare il livello di conoscenza ed esperienza dell’investitore per comprendere i rischi dello strumento finanziario che intende acquistare. Una volta comunicato l’esito del test, (“appropriato” o “inappropriato”) l’investitore è libero di procedere in ogni caso con l’investimento.


In base alla forma giuridica della società possono essere rilasciate:

  • quote societarie in caso di S.r.l., con iscrizione del neo socio presso il registro delle imprese;
  • azioni in caso di S.p.A., con iscrizione del neo socio presso il registro delle imprese;
  • azioni dematerializzate in caso di S.p.A., che possono essere incluse nel proprio portafoglio titoli. Anche in tal caso il neosocio viene iscritto presso il registro delle imprese.

L’investimento è finalizzato alla sottoscrizione del capitale di rischio di una società, pertanto non vi è alcuna garanzia del successo di tale operazione. L’ammontare del capitale investito può quindi essere perduto tutto o in parte a seconda dell’andamento futuro della società il cui capitale viene sottoscritto.


Non vi è alcuna cifra minima; tuttavia ogni società stabilisce un chip (quota) minimo per la propria campagna. Solitamente coincide con € 250.


L’investitore conferma il suo investimento effettuando il bonifico e acquisisce il titolo di socio quando la campagna si considera conclusa con successo. Ciò avviene quando viene raggiunto l’obiettivo minimo prestabilito, che è l’ammontare minimo di capitale accumulato da parte degli investitori online, stabilito dalla società prima dell’inizio della campagna.


Qualora la campagna non venga conclusa con successo, tutti i capitali sino ad allora accumulati vengono riaccreditati sui conti correnti di provenienza di ciascun investitore. Quindi, il denaro investito viene reso all’investitore.


Sì, l’investitore potrà recedere dal suo ordine senza alcuna spesa previa comunicazione a CrowdFundMe S.p.a. da inviare entro i 7 giorni dall’ordine di investimento. Le somme versate verranno riaccreditate sul conto dell’investitore entro i 15 giorni lavorativi successivi alla predetta comunicazione.


Una campagna entra in overfunding quando i capitali raccolti superano l’obiettivo minimo prestabilito e la società protagonista della campagna decide di continuare a raccogliere ulteriori fondi. In tal caso la società si appresta a cedere maggiore equity; pertanto l’investitore riceverà una quota di equity in percentuale ridotta ma sarà al contempo titolare di quote di un business con valore più alto. I fondi in eccedenza non possono comunque superare la soglia massima stabilita in fase di aumento di capitale.

Esempio: Mario Rossi decide di investire un chip di 1.000€ quando la campagna deve ancora raggiungere il suo target iniziale (10k): il valore della sua quota è pari al 1% della società. Dopo 3 settimane la campagna raggiunge i 20k e la quota di Mario Rossi sarà leggermente inferiore nonostante il valore nominale rimanga invariato.

VALORE SOCIETÀ TARGET OVERFUNDING
€ 90.000 € 10.000 € 20.000
Equity 10% 18,18%
Chip € 1.000 € 1.000
Quota % 1% 0,91%

Assolutamente sì, salvo che la società non abbia definito diversamente in sede di aumento di capitale all’inizio della campagna. Si può infatti prevedere che la società non voglia cedere oltre una certa percentuale di equity; per cui, raggiunto l’obiettivo la campagna si ritiene conclusa, anche se in data precedente al termine prestabilito. Tutti gli investimenti pervenuti successivamente la data di chiusura verranno annullati e prontamente restituiti all’intestatario dell’operazione.

NB: ti ricordiamo che se effettui il bonifico per una campagna in cui la raccolta è vicina alla soglia massima, come deliberata nell’aumento di capitale, non è certo che l’operazione andrà a buon fine e che diventerai automaticamente socio della società offerente, questo perché potrebbero giungere molti investimenti da una pluralità di soggetti in un medesimo (e breve) periodo di tempo, e nel processo di validazione e conferma degli investimenti intervengono soggetti diversi, che adottano al proprio interno processi/procedure differenti.

Di conseguenza, se intendi effettuare un investimento in una campagna già in overfunding, ovvero già sopra la soglia minima inscindibile, al fine di evitare il rischio di non acquistare la qualifica di socio ti consigliamo di finalizzare il tuo investimento prima che la raccolta sia prossima al superamento della soglia massima scindibile.
In particolare, non appena effettuato l’ordine attraverso il Portale, ti consigliamo di disporre il relativo bonifico e di inoltrarci la prova dello stesso all’indirizzo investimenti@crowdfundme.it entro il minor tempo possibile


L’operazione di investimento non prevede alcun costo da parte di chi la effettua. Non è prevista infatti alcuna commissione a carico dell’investitore.


Domande e risposte sul Minibond



La sezione “Minibond” del Portale CFM è dedicata alle offerte di titoli di debito promosse da PMI. Nello specifico, vi si troveranno offerte di obbligazioni emesse da Società per azioni: in alcuni casi, le obbligazioni potranno essere destinate alla quotazione su mercati dedicati; in altri casi, invece, le obbligazioni non saranno destinate alla quotazione e, di conseguenza, in tali casi CFM verificherà che le emissioni rispettino i limiti di cui all’art. 2412 c.c..

Infatti, qualora le società per azioni emettano obbligazioni non destinate alla quotazione, l’art. 2412 c.c. stabilisce che l’emissione sia effettuata per una somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato e che, al computo di questo limite, concorrono anche gli importi relativi a garanzie comunque prestate dalla società per obbligazioni emesse da altre società, anche estere.


Le obbligazioni sono titoli emessi da società per azioni (dette appunto “emittenti”) che intendono raccogliere capitale per finanziarsi, impegnandosi al contempo a restituire ai finanziatori entro una certa scadenza il capitale stesso oltre a un interesse.

Per maggiori informazioni visita la pagina del sito Consob dedicata all’argomento.


No, ed è questa una delle principali differenze rispetto al mercato dell’equity crowdfunding: sottoscrivendo le offerte della sezione Minibond, infatti, non diventerai socio della/e società che finanzi ma un suo creditore.

In altre parole, non investirai nel capitale di rischio ma concederai un finanziamento alle società che a loro volta si impegneranno a restituirti il capitale investito oltre a un premio per la fiducia accordata (il tasso di interesse).


No, le offerte pubblicate nella sezione “Minibond” possono essere sotttoscritte soltanto da determinate categorie di investitori, ovvero:

Investitori che hanno un portafoglio in titoli e denaro, superiore a 250.000 (duecentocinquantamila) euro;

  • Che documenti servono? È sufficiente fornire la documentazione che permetta di verificare e attestare la consistenza del portafoglio dell’investitore (ad esempio, la documentazione proveniente da un intermediario, la rendicontazione periodica fornita per la prestazione di servizi bancari, la dichiarazione di adeguatezza ex art. 41 del regolamento intermediari Consob n. 20307 del 15 febbraio 2018, documenti che illustrino gli esiti dell’attività di consulenza continuativa e di monitoraggio costante dell’adeguatezza del portafoglio ex art. 60, co. 2, del regolamento intermediari, etc…).

Investitori professionali che rientrano nella categoria di Professionali su richiesta come definiti nell’allegato 3 del Regolamento Intermediari (delibera Consob n. 20307/2018 scaricabile dal seguente link) che rispettano almeno due delle seguenti caratteristiche:

    1. il cliente ha effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato in questione con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;
    2. il valore del portafoglio di strumenti finanziari del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare €500.000;
    3. il cliente lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti.
  • Che documenti servono? Una certificazione rilasciata dalla banca che attesta la qualifica di “cliente privato professionale su richiesta”.

Investitori professionali che rientrano nella categoria di Professionali di diritto definita nell’ art. 6 comma 2-quinquies del TUF) e come previsto dall’Allegato 3.I del Regolamento intermediari. Questa categoria include i soggetti italiani o esteri che sono tenuti ad essere autorizzati o regolamentati per operare nei mercati finanziari per tutti i servizi e gli strumenti di investimento ed include:

    • banche;
    • imprese di investimento;
    • altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati;
    • imprese di assicurazione;
    • organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali organismi;
    • fondi pensione e società di gestione di tali fondi;
    • i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci;
    • soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia (locals);
    • altri investitori istituzionali;
    • agenti di cambio;
    • le imprese di grandi dimensioni che presentano, a livello di singola società, almeno due dei seguenti requisiti dimensionali:
      1. totale attivo di bilancio: € 20.000.000;
      2. fatturato annuo netto: € 40.000.000;
      3. fondi propri: € 2.000.000;
    • investitori istituzionali la cui attività principale è investire in strumenti finanziari, compresi gli enti dediti alla cartolarizzazione di attivi o altre operazioni finanziarie”.

Fondazioni bancarie, incubatori di start-up innovative previsti all’articolo 25, comma 5, del d.l. 18 ottobre 2012 n. 179 o investitori a supporto delle PMI, persone fisiche o giuridiche (nel qual caso la valutazione circa il possesso dei requisiti è condotta con riguardo alla persona autorizzata a effettuare operazioni per loro conto e/o alla persona giuridica stessa), aventi un valore del portafoglio di strumenti finanziari, inclusi i depositi di denaro, superiore a 500.000 (cinquecentomila) euro ed in possesso di uno tra i due requisiti previsti dall’art. 24, comma 2, del Regolamento:

    1. aver effettuato, nell’ultimo biennio, almeno tre investimenti nel capitale sociale o a titolo di finanziamento soci in piccole e medie imprese, ciascuno dei quali per un importo almeno pari a quindicimila euro;
    2. aver ricoperto, per almeno dodici mesi, la carica di amministratore esecutivo in piccole e medie imprese diverse dalla società offerente.
  • Che documenti servono? Per gli investitori a supporto delle PMI è sufficiente compilare e sottoscrivere il modello di autocertificazione (qui per Persona Fisica, qui per Persona Giuridica) fornito da CFM.

Investitori che si impegnano ad investire almeno 100.000 (centomila) euro nell’offerta, nonché dichiarino per iscritto di essere consapevoli dei rischi connessi all’investimento previsto;

Investitori che effettuano l’investimento nell’ambito del servizio di gestione di portafogli o di consulenza in materia di investimenti.

  • Che documenti servono? Nel caso in cui il gestore di portafoglio non agisca in nome proprio, servirà Servirà una dichiarazione rilasciata dall’intermediario da cui risulti che lo specifico investimento è effettuato da quest’ultimo per in nome e per conto di un cliente, nell’ambito del servizio di gestione di portafogli. Gli investitori nell’ambito di consulenze ricevute da intermediari invece dovranno presentare una dichiarazione di adeguatezza,di cui all’art. 41 del Regolamento Consob n. 20307 del 15 febbraio 2018, rilasciata dall’intermediario che ha prestato il servizio, che attesti l’adeguatezza dello specifico investimento rispetto al profilo dell’investitore

 


Il Regolamento del Prestito è il documento nel quale sono specificate le caratteristiche dei titoli, le modalità e il prezzo di emissione, il valore nominale delle obbligazioni, le modalità di rimborso, la possibilità di rimborso anticipato e di acquisto dei titoli sul mercato da parte della società.

In sostanza, è il documento che contiene le disposizioni che regolano l’emissione dei titoli obbligazionari.


Poiché, come detto, alcune delle offerte pubblicate nella sezione “Minibond” riguardano obbligazioni destinate alla quotazione su mercati dedicati, in tali offerte potrebbe essere reso disponibile il Documento di Ammissione che è un documento contenente tutte le informazioni richieste al fine di poter procedere all’ammissione dei titoli (obbligazioni) alla negoziazione sul predetto segmento di mercato.

In particolare, il Documento di Ammissione contiene informazioni sulla società emittente, sulla sua storia, sulla struttura organizzativa e finanziaria nonché le informazioni relative ai fattori di rischio connessi sia alla società emittente, sia alle obbligazioni oggetto dell’offerta.


Il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating, sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti.

Si tratta quindi di una valutazione sintetica del profilo di rischio di credito della società e riassume le informazioni quantitative e qualitative che la banca ha a disposizione sull’impresa, in relazione all’insieme delle informazioni disponibili sulla totalità delle imprese clienti e sul loro comportamento di rimborso nel corso del tempo.


No, all’investitore non verrà applicato alcun costo di sottoscrizione. Non ci sono commissioni di entrata o di gestione dello strumento.


Le modalità d’investimento sono esclusivamente online tramite la piattaforma CrowdFundMe. E’ necessario compilare un breve questionario per verificare le competenze e conoscenze dell’investitore in tema di mercati e prodotti finanziari.

Successivamente il team di CrowdFundMe si metterà in contatto con l’investitore per reperire la documentazione che certifica il possesso dei requisiti per poter investire e infine l’operazione verrà finalizzata tramite un bonifico bancario le cui coordinate saranno inviate via email all’investitore una volta inserito l’importo di sottoscrizione.


Quando investi nella sezione “Minibond” del portale CFM, il bonifico viene eseguito su un apposito conto gestito dal c.d. “transfer agent”, ovvero il soggetto che all’esito dell’offerta darà istruzioni di pagare la società emittente da quel conto corrente in cambio dell’emissione dei titoli obbligazionari oggetto dell’offerta stessa.


No, al momento in caso di sottoscrizione di minibond non sono previste agevolazioni fiscali.


Regime alternativo di intestazione delle quote


APPLICABILITÀ

Il regime alternativo di intestazione delle quote è un regime ad hoc, previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), per la sottoscrizione e per la successiva alienazione di quote rappresentative del capitale di piccole e medie imprese costituite in forma di società a responsabilità limitata.

In virtù di tale regime alternativo, gli investitori che aderiscono a un’offerta di sottoscrizione su portali di equity-crowdfunding possono conferire a un intermediario abilitato a prestare determinati servizi di investimento un mandato a sottoscrivere le quote per loro conto.

In questo modo, il predetto intermediario diviene titolare “formale” delle quote e assume l’obbligo di tenere evidenza, tramite appositi registri interni, del titolare “sostanziale” delle medesime quote, curando il costante aggiornamento delle relative annotazioni nonché il rilascio, su richiesta, dei certificati e delle attestazioni rilevanti per l’esercizio di diritti sociali da parte dell’investitore.


No, possono aderire al regime alternativo solo gli investitori che acquistano quote di società costituite in forma di Srl.

Di conseguenza, il regime alternativo non può essere selezionato nel caso di investimenti in società cosituite in forma di Spa.


Troverai l’opzione al termine del processo di investimento su CrowdFundMe.


L’adesione al regime alternativo di intestazione delle quote può essere effettuata fino al settimo giorno successivo alla chiusura positiva dell’offerta, con ciò intendendosi un’offerta in cui è stato raggiunto almeno l’obiettivo minimo di raccolta.

È importante ricordare che per aderire al regime alternativo con riguardo ad un determinato investimento, occorre prima caricare sul conto Directa SIM gli importi alla stessa dovuti per poter usufruire del servizio.
In caso contrario, infatti, l’adesione al regime alternativo non si perfezionerà e l’investimento seguirà il regime ordinario (ovvero con intestazione diretta delle quote all’investitore).Di conseguenza, quando si decide di usufruire del regime alternativo per un determinato investimento, occorre sempre verificare prima che il proprio conto Directa SIM sia capiente per coprire i costi connessi al servizio.


No, le quote “non rubricate” rimangono tali. Non è possibile applicare il regime alternativo di intestazione quote.


Benefici

L’investitore, sia esso persona fisica o giuridica, che decide di aderire al regime alternativo potrà comunque godere dei benefici fiscali previsti dalla legge per gli investimenti in startup e PMI innovative, così come accade già oggi con il regime ordinario di intestazione delle quote.


Certamente, l’adesione al regime altenativo non comporta alcuna modifica alla modalità di esercizio del diritto di recesso da parte dell’investitore.

Resta inteso che, anche nel caso di esercizio del diritto di recesso, se l’investitore aveva selezionato per la prima volta l’opzione di adesione al regime alternativo di intestazione delle quote, avrà comunque già corrisposto a Directa SIM la somma una tantum di Euro 15,00 quale “costo di apertura e gestione conto” aperto presso tale intermediario e tale somma non verrà rimborsata.


No, in tale ipotesi i costi di Directa SIM verranno sostenuti una sola volta. Ricordati però che, se per il primo investimento hai completato correttamente la procedura di apertura conto presso Directa SIM, per il secondo investimento dovrai comunque cliccare sull’opzione per la rubricazione e dovrai accettare i termini e le condizioni del relativo servizio: solo così la tua adesione al regime alternativo verrà registrata dal Portale anche per il secondo investimento che verrà dunque aggregato al primo.

Se invece, pur avendo completato correttamente la procedura di apertura conto presso Directa SIM per il primo investimento, al momento di effettuare il secondo investimento non cliccherai sull’opzione per la rubricazione e non accetterai i relativi termini e condizioni, tale secondo investimento risulterà effettuato senza adesione al regime alternativo e rimarrà dunque separato dal primo per il quale si è invece optato per il regime alternativo.


Il vantaggio principale è che le quote potranno essere trasferite senza ricorrere al servizio – e ai relativi costi – di un notaio o di un commercialista e senza ulteriori costi amministrativi, perché si occuperà di tutto Directa SIM.


Come aderire

Al momento di indicare l’importo da investire, l’utente che vorrà aderire al regime alternativo dovrà selezionare l’apposita opzione “desidero optare per il regime alternativo di intestazione delle quote”.

La prima volta che selezionerà tale opzione, l’utente vedrà aprirsi automaticamente una finestra pop-up in cui verranno riportati i termini e le condizioni dell’adesione al regime alternativo.

In fondo a tale finestra, l’utente potrà selezionare l’opzione “Ho letto, procedi” che lo indirizzerà automaticamente a una pagina web gestita da Directa SIM, da cui dovrà eseguire una procedura di registrazione e di apertura conto presso tale intermediario. In tale occasione, Directa SIM chiederà all’utente di corrispondere l’importo una tantum, di Euro 15,00 se l’utente è una persona fisica, ovvero di Euro 80,00 se l’utente è una persona giuridica, per gli adempimenti cui la stessa Directa SIM è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio. Sempre dalle pagine web gestite da Directa SIM, una volta aperto il conto, per aderire al regime alternativo in relazione a una determinata offerta pubblicata sul portale CrowdFundMe, l’utente dovrà corrispondere all’intermediario l’importo di Euro 30,00 per gli adempimenti cui Directa SIM è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio, ma soltanto all’esito dell’offerta e soltanto qualora la stessa vada a buon fine.

Per le volte successive alla prima adesione, invece, l’utente che selezionerà sul portale CrowdFundMe l’opzione “desidero optare per il regime alternativo di intestazione delle quote” non dovrà ripetere la procedura di apertura conto presso Directa SIM, nè corrispondere l’importo di Euro 15,00, se l’utente è una persona fisica – ovvero di Euro 80,00 se l’utente è una persona giuridica – previsto in tale occasione per gli adempimenti cui la stessa Directa SIM è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio, ma verrà indirizzato ad altra pagina web gestita dall’intermediario in cui verrà confermata l’adesione al regime alternativo.

Se poi l’offerta per cui è stata effettuata l’adesione al regime alternativo si concluderà positivamente, solo allora l’utente dovrà corrispondere a Directa SIM l’importo di Euro 30,00, da corrispondere a Directa SIM per gli adempimenti cui la stessa è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio.

Tale importo verrà prelevato direttamente dal conto aperto presso Directa SIM. A tal proposito è importante ricordare che per aderire al regime alternativo con riguardo ad un determinato investimento, occorre prima caricare sul conto Directa SIM gli importi alla stessa dovuti per poter usufruire del servizio. In caso contrario, infatti, l’adesione al regime alternativo non si perfezionerà e l’investimento seguirà il regime ordinario (ovvero con intestazione diretta delle quote all’investitore). Di conseguenza, quando si decide di usufruire del regime alternativo per un determinato investimento, occorre sempre verificare prima che il proprio conto Directa SIM sia capiente per coprire i costi connessi al servizio.

In caso contrario, Directa SIM potrebbe infatti non accettare la richiesta di adesione al regime alternativo effettuata dall’investitore, il quale di conseguenza deve sempre verificare che il proprio conto Directa SIM sia sempre capiente quando intende usufruire del regime alternativo.

Pertanto, se l’investitore aderisce per la prima volta al regime alternativo e apre quindi un nuovo conto Directa SIM, dovrà caricare tale conto con un importo di Euro 45,00 se è una persona fisica, ovvero un importo di Euro 110,00 se è una persona giuridica; se invece l’investitore ha già aperto il conto Directa SIM (e corrisposto i relativi Euro 15,00 se persona fisica, ovvero Euro 80,00 se persona giuridica), dovrà caricare tale conto con un importo di Euro 30,00.


Come funziona

L’investitore che aderisce al regime alternativo potrà cedere le quote a qualsiasi soggetto terzo, a prescidere dal fatto che quest’ultimo sia investitore della community di CrowdFundMe o meno.


Il regime alternativo si applica solo nel caso in cui la campagna si chiuda positivamente.

Di conseguenza, qualora un investitore abbia aderito al regime alternativo per una campagna non andata a buon fine, come accade già oggi gli verranno stornate le somme investite.

Resta inteso che, anche nel caso di campagna non andata a buon fine, se l’investitore per tale campagna aveva selezionato per la prima volta l’opzione di adesione al regime alternativo di intestazione delle quote, avrà comunque già corrisposto a Directa SIM la somma una tantum di Euro 15,00, se l’utente è una persona fisica – ovvero di Euro 80,00 se l’utente è una persona giuridica – per gli adempimenti cui la stessa Directa SIM è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio, e tale somma non verrà rimborsata.

Per le successive campagne in cui l’investitore avrà investito aderendo al regime alternativo, se le campagne stesse andranno a buon fine l’investitore non dovrà più corrispondere l’importo di cui sopra (Euro 15,00 se è persona fisica ovvero Euro 80,00 se è persona giuridica), ma dovrà corrispondere a Directa SIM soltanto l’importo di Euro 30,00 per gli adempimenti cui la stessa Directa SIM è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio.


Per prima cosa devi aprire il conto Directa: puoi farlo direttamente al termine del processo di investimento sul sito oppure puoi accedere alla procedura nella sezione RUBRICAZIONE del tuo pannello di controllo.

Una volta aperto il conto, devi abilitare l’opzione Crowdfunding, tramite il seguente percorso presente nell’area riservata del tuo conto Directa: INFO/ABILITAZIONI/CROWDFUNDING. Se hai già il conto Directa, ti basta abilitare l’opzione Crowdfunding e quindi selezionare l’opzione al termine del processo di investimento, oppure nella sezione RUBRICAZIONE del tuo pannello di controllo.

A tal proposito è importante ricordare che quando si decide di usufruire del regime alternativo per un determinato investimento, occorre sempre verificare prima che il proprio conto Directa SIM sia capiente per coprire i costi connessi al servizio.


Affinchè l’adesione al regime alternativo per un determinato investimento sia registrata correttamente, è necessario che l’utente: selezioni l’opzione “Rubricazione” al momento in cui effettua l’ordine di investimento; accetti i termini e condizioni relative al servizio di adesione al regime alternativo; completi correttamente tutta la procedura di apertura conto sul sito di Directa SIM. Una volta completata la procedura di apertura del conto, occorrerà accreditarvi gli importi dovuti a Directa SIM connessi al servizio poiché, se il conto non dovesse risultare capiente, l’adesione al regime alternativo non si perfezionerà e l’investimento seguirà il regime ordinario (ovvero con intestazione diretta delle quote all’investitore).

Una volta completati i tre passaggi di cui sopra ed effettuato il bonifico a conferma dell’ordine di investimento, l’utente vedrà nella propria pagina portfolio che la sua adesione al regime alternativo per tale investimento è stata registrata.


Chiunque effettui un investimento tramite il portale CrowdFundMe può decidere se aderire o meno al regime alternativo di intestazione delle quote.


È il codice Utente che riceverai una volta terminata la procedura di apertura del conto Directa SIM, cioè in seguito alla chiamata via webcam per il riconoscimento e la firma digitale del contratto.


Ogni volta che un utente CrowdFundMe deciderà di effettuare un investimento, all’atto di inserire l’importo da investire gli verrà chiesto, previa ampia e dettagliata informativa al riguardo, se vorrà aderire o meno al regime alternativo di gestione delle quote previsto dall’art. 100-ter, comma 2-bis del TUF.


Una volta raggiunto un accordo sul prezzo tra acquirente e alienante, al primo basterà contattare Directa SIM che i occuperà di annotare il trasferimento delle quote nei propri registri interni.


Costi

L’investitore che aderisce al regime alternativo potrà cedere le quote senza sopportare alcun costo.


Si, l’investitore che cede a titolo oneroso le proprie quote detenute in startup e/o PMI innovative entro 3 anni dall’effettuazione dell’investimento decade dalle agevolazioni fiscali previste dalla legge per tale tipologia di investimenti.


È necessario accreditare sul proprio conto Directa gli importi dovuti, condizione necessaria per perfezionare l’adesione al regime alternativo con riguardo a un determinato investimento. Per ricaricare il conto Directa è necessario disporre un bonifico verso le coordinate che ti saranno fornire una volta aperto il conto. Se hai già il conto trovi le coordinate in Dlite menù > il mio conto > bonifici e giroconti.


L’adesione al regime alternativo prevede alcuni costi a carico dell’Investitore per via delle verifiche antiriciclaggio svolte da Directa SIM.

In particolare, al momento dell’apertura del conto Directa SIM, sono previsti i seguenti costi: Euro 15,00 (quindici/00) una tantum, se l’Investitore è una persona fisica, per gli adempimenti cui Directa SIM è tenuta in relazione alla identificazione del cliente prevista dalla normativa antiriciclaggio; Euro 80,00 (ottanta/00) una tantum, se l’Investitore è una persona giuridica, per gli adempimenti cui Directa SIM è tenuta in relazione alla identificazione del cliente prevista dalla normativa antiriciclaggio.

Per ciascuna adesione al regime alternativo di intestazione delle quote, invece, sia l’Investitore persona fisica sia l’Investitore persona giuridica dovranno sopportare un costo di Euro 30,00 (trenta/00), da corrispondere a Directa SIM come integrazione dell’onere per gli adempimenti cui la stessa è tenuta in relazione alla normativa antiriciclaggio.

Tale importo verrà prelevato dal conto aperto presso Directa SIM, secondo le modalità previste dal contratto stipulato con quest’ultima, soltanto a conclusione dell’Offerta pubblicata sul Portale per cui l’Investitore avrà aderito al regime alternativo, e soltanto nell’ipotesi di esito positivo di tale Offerta.

Di conseguenza, la prima volta che un Investitore aderirà al regime alternativo per un’Offerta pubblicata sul Portale, dovrà sostenere un costo di Euro 45,00 (quarantacinque/00) – ovvero Euro 15,00 + Euro 30,00 – se è una persona fisica, mentre dovrà sostenere un costo di Euro 110,00 (centodieci/00) – ovvero Euro 80,00 + Euro 30,00 – se è una persona giuridica.

Per le successive adesioni al regime alternativo, invece, sia l’Investitore persona fisica sia l’Investitore persona giuridica dovranno sostenere un costo di Euro 30,00 (trenta/00).

Infine, è previsto un costo di Euro 5,00 (cinque/00) per il rilascio della certificazione comprovante la titolarità delle quote, necessario come titolo di legittimazione per l’esercizio dei diritti sociali.


Questa imposta si paga solo per il valore dei titoli quotati, quindi quote di srl e azioni di spa non quotate non sono incluse.


L’investitore che aderisce al regime alternativo potrà esercitare tutti i propri diritti sociali. Per farlo, sarà sufficiente richiedere a Directa SIM il rilascio, dietro il pagamento di un importo di Euro 5,00, di una certificazione comprovante la titolarità delle quote.


Detrazioni fiscali



Ti basterà cliccare al seguente link per essere aggiornato su come beneficiare delle agevolazioni fiscali sui tuoi ultimi investimenti con CrowdFundMe!


Chi investe in una società attraverso equity crowdfunding può beneficiare degli sgravi fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. I benefici fiscali sono previsti sia per l’investitore in veste di persona fisica che per quello in veste di persona giuridica.

Le persone fisiche hanno il diritto a detrarre nella loro dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI innovative. La percentuale di detrazione è stata portata al 30% per tutte le startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale (come definita dal comma 4 dell’articolo 25 del Dl “crescita bis”) e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico.

Il limite quantitativo massimo all’investimento su cui determinare la detrazione, è elevato ad euro 1.000.000 annui, ed il periodo minimo di mantenimento dell’investimento elevato a tre anni.

Le persone giuridiche (società) che investono in startup/ PMI innovative beneficiano di un regime fiscale di favore (con esclusione delle startup stesse) potendo escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico.

Il limite massimo di investimento consentito rimane pari a euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni. Scarica la guida


I documenti necessari per poter usufruire dei benefici fiscali saranno disponibili nella sezione “comunicazioni” del profilo dell’investitore. La società è tenuta a pubblicare tali documenti entro il decorrere dell’anno solare in corso.


Bacheca Elettronica



La “Bacheca elettronica” è la sezione del portale CFM che permette a chi è interessato a vendere e a chi è interessato ad acquistare quote o azioni di società che hanno condotto campagne di crowdfunding, di pubblicare uno o più annunci oppure di attivare gli annunci presenti e mettersi in contatto con potenziali venditori o acquirenti.


Puoi trovare soltanto gli annunci di vendita/acquisto riguardanti società (Srl o Spa) che hanno concluso campagne di successo sul Portale CFM.


L’investitore può decidere di mettere in vendita le sue quote o parte delle sue quote, scegliendo il loro valore.
L’acquirente interessato sceglie la startup o l’azienda in cui vuole investire entrando nella pagina dedicata. Qui trova tutte le offerte di vendita. Scegliendo quella che ritiene più interessante, può iniziare la trattativa. Sarà poi compito dei due utenti regolare tra loro il passaggio di quote.


A livello normativo, la bacheca elettronica è nata ufficialmente con la delibera Consob n. 21110 del 10 ottobre 2019, che ha introdotto l’art. 25bis del “Regolamento sulla raccolta di capitali tramite portali on-line” (delibera Consob n. 18592/2013 e s.m.i.) il quale stabilisce al primo comma che “I gestori possono istituire, in una sezione separata del portale, una bacheca elettronica per la pubblicazione delle manifestazioni di interesse alla compravendita di strumenti finanziari, che siano stati oggetto di offerte concluse con successo nell’ambito di una campagna di crowdfunding svolta sul proprio portale” e, al secondo comma, precisa che “Ai fini del comma 1 il gestore non svolge attività volte ad agevolare l’incontro della domanda ed offerta degli strumenti finanziari presenti nella bacheca elettronica, diverse dalla comunicazione in forma riservata dei dati relativi ai soggetti interessati al trasferimento degli strumenti finanziari”.


Come visto sopra, con l’istituzione della bacheca elettronica Consob ha delineato anche il ruolo dei gestori dei portali rispetto a tale nuovo strumento, i quali non possono in alcun modo agevolare l’incontro tra domanda e offerta degli strumenti finanziari in oggetto.

Pertanto, rispetto alla propria Bacheca, CrowdFundMe non ha alcun ruolo diverso dalla semplice condivisione in via riservata – ed esclusivamente su impulso degli utenti mediante attivazione di apposite funzionalità della bacheca stessa – dei dati di contatto forniti dagli autori degli Annunci.

Più nel dettaglio, in nessun caso CrowdFundMe:

effettua alcuna forma di matching di Annunci pubblicati sulla Bacheca;
predispone moduli, standard contrattuali o altra documentazione al fine di agevolare il perfezionamento di accordi di compravendita tra gli utenti della Bacheca, né spontaneamente né su richiesta degli utenti medesimi;
offre strumenti di comunicazione propri o comunque interni alla Bacheca (ad esempio, chat, teleconference room, ecc.) per facilitare o permettere l’incontro delle volontà negoziali degli utenti all’interno della Bacheca;
esegue o trasmette ordini di vendita e/o acquisto provenienti dagli utenti della Bacheca in relazione ad Annunci pubblicati sulla Bacheca stessa;
fornisce assistenza o consulenza agli utenti, spontaneamente o su richiesta degli utenti, in merito alla opportunità, anche finanziaria, legale e/o fiscale, di procedere con la vendita e/o acquisto di strumenti oggetto di Annunci pubblicati sulla Bacheca.


Una volta raggiunta un’intesa tra venditore e acquirente, ed effettuati tutti i passaggi relativi all’apertura del profilo/conto Directa SIM, le parti potranno perfezionare l’operazione inviando a Directa SIM l’ordine di trasferimento compilando e sottoscrivendo un apposito modulo, predisposto dalla stessa Directa SIM, di cui è disponibile un modello al seguente link