Come guadagnare con le case: la guida

Investire in immobili può essere una scelta che determina ritorni d’investimento di sicuro interesse. Il real estate è un mercato molto importante, in Italia, che permette di guadagnare cifre anche molto importanti. Nell’articolo, diverse strategie per gli investimenti immobiliari.

 

Guadagnare con le case

Secondo le previsioni dei professionisti del settore, il mercato immobiliare italiano si assesterà nei prossimi 12 mesi su una quota di circa 650.000 compravendite. Per chi opera nel real estate, un simile numero di operazioni immobiliari, anche se in calo rispetto alle 680.000 compravendite del 2023, è comunque indice del fatto che il settore immobiliare gode di buona salute.

Tuttavia, come sarà dimostrato nell’articolo, per fare soldi con le case a volte non sono necessari grandi capitali a propria disposizione. Avere un buon ROI nel real estate, guadagnare quindi con case e immobili di proprietà, è possibile. Le strategie affrontate in questo articolo sono:

  • affitto a lungo termine
  • affitto breve termine
  • flipping, chiamato anche fix and flip
  • crowdfunding immobiliare.

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Guadagnare con gli affitti a lungo termine

Tra le forme di investimenti nel real estate, il guadagno attraverso gli affitti a lungo termine rappresenta una strategia immobiliare consolidata che offre una certa stabilità finanziaria. Certamente, investire in proprietà per un affitto residenziale implica l’acquisto di case, appartamenti o, più in generale, unità abitative. Si tratta dunque di una forma di guadagno che implica un investimento anche di 100.000 euro, se non maggiore. Tra le città più convenienti per l’acquisto, spiccano secondo le ultime indagini, Palermo, Genova, Bari e Verona.

Dopo l’acquisto dell’immobile, segue la locazione dell’immobile stesso con contratti a lungo termine, di solito di almeno un anno. Il reddito che deriva dagli affitti può coprire i costi di ipoteca, tasse e manutenzione, ottenendo anche un margine di profitto.

Vanno tenute in considerazione le spese cui si va incontro. Da punto di vista fiscale, il Decreto Legislativo 50/2017 prevede una flat tax che si traduce concretamente in una cedolare secca, ovvero una imposta sostitutiva sia di Iperf che di addizionali, pari al 21% per affitti lunghi 4 + 4. È necessario tenere in considerazione anche l’insieme delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il rendimento lordo medio, di una casa acquistata e poi messa in affitto, oscilla dall’11,8% di Ragusa, al 5,4% di Milano, con una media nazionale del 7,8%.

 

Guadagnare con gli affitti brevi

L’affitto breve è una strategia immobiliare che offre vantaggi significativi rispetto all’affitto tradizionale. Per i proprietari, rappresenta un modo ideale per guadagnare senza i rischi associati agli affitti a lungo termine e senza vincolarsi a contratti prolungati. La maggiore flessibilità consente al proprietario di riprendere possesso dell’immobile in tempi rapidi, determinando il periodo di permanenza dei propri ospiti.

Questa modalità di affitto rappresenta una fonte di reddito passivo, e richiede meno tempo ed energie rispetto agli affitti a lungo termine. Anche se si è in attesa di vendere la proprietà, l’affitto breve può offrire un guadagno extra. Guadagno che mediamente può determinare anche un 30% di ROI rispetto agli affitti a lungo termine.

A Roma, per fare una stima, un appartamento medio può fruttare dai 3.500 fino ai 5.400 euro al mese, in base al numero dei giorni di affitto per mezzo di piattaforme come Airbnb. Il guadagno stimato per un appartamento è di circa 2000 euro lordi, ma può variare in base alla tipologia di casa e alla sua posizione geografica. Tra i luoghi in cui lo short rent rende di più, si segnala Bologna.

La cedolare secca è del 21% per un solo immobile affittato, e arriva al 26% se gli immobili affittati due o più di due.

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Acquisto, ammodernamento e vendita

Questa pratica viene chiamata flipping o anche fix and flip, e consiste nell’acquisto di un immobile, cui segue un ammodernamento e una vendita, con l’obiettivo di generare una plusvalenza immobiliare anche in poco tempo, rispetto alla data di acquisto dell’immobile. Si è quindi in un contesto nel quale l’acquisto di una casa è una forma di investimento. Una forma di investimento, si specifica, ad alto rischio. Il modello di fix and flip ha le sue origini negli Stati Uniti e si è diffuso anche in altri Paesi, tra cui l’Italia.

Esistono due modalità operative principali nel fix and flip:

  • l’acquisto di proprietà sottovalutate o in difficoltà che vengono ristrutturate per poi essere rivendute a un prezzo più elevato. L’acquisto, in queste circostanze, avviene per lo più attraverso aste immobiliari
  • l’acquisto di proprietà in mercati in cui i valori immobiliari sono in aumento, senza necessità di ristrutturazione.

Questa pratica può essere effettuata sia su immobili residenziali che commerciali, ma è più comune nel settore residenziale per la sua maggiore commerciabilità, e per il potenziale ROI dovuto all’apprezzamento del valore dell’immobile. Allo stesso tempo, questa modalità di guadagno implica il coinvolgimento diretto tanto nell’acquisto, quanto nella ristrutturazione e infine nella rivendita della proprietà. A differenza di quanto accade con il crowdfunding immobiliare.

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Investire nel crowdfunding immobiliare

Ci sono infine il crowdfunding immobiliare e il lending crowdfunding, definibili vere e proprie operazioni immobiliari finanziate.

Il crowdfunding immobiliare e il lending crowdfunding sono due forme di finanziamento collettivo da parte di investitori che contribuiscono finanziariamente a progetti immobiliari o forniscono prestiti a singoli o imprese. Entrambi i modelli capitalizzano sulla partecipazione di una vasta gamma di investitori attraverso piattaforme online.

Il crowdfunding immobiliare consiste nel raccogliere fondi da parte di numerosi investitori per finanziare progetti immobiliari. Gli investitori partecipano al progetto contribuendo con piccole somme di denaro attraverso una piattaforma online dedicata. In cambio, ottengono una quota di proprietà o profitto dal progetto. Questo modello consente agli investitori di diversificare il loro portafoglio immobiliare con importi accessibili e offre agli sviluppatori un’alternativa al finanziamento tradizionale.

Il lending crowdfunding, invece, è una tipologia di raccolta di fondi da parte di numerosi investitori per fornire prestiti a individui o imprese. Gli investitori diventano creditori, contribuendo con somme di denaro che vengono successivamente prestate a coloro che ne hanno bisogno. Questi prestiti possono essere destinati a diverse finalità, come finanziare un’impresa o consolidare debiti. Gli investitori ricevono un rendimento sotto forma di interessi sui prestiti che hanno finanziato.

Entrambi i modelli di crowdfunding offrono diversificazione degli investimenti e accesso a opportunità altrimenti riservate a investitori istituzionali. In Italia nel primo trimestre del 2023 gli investimenti in crowdfunding immobiliare si sono assestati sui 95 milioni di euro. Un numero, questo, che indica la crescente tendenza verso modalità di finanziamento più collaborative e accessibili.

 

 

L’investimento in progetti di crowdfunding può comportare il rischio di perdita del capitale investito. Per ogni informazione, consulta la sezione Termini e Condizioni sul nostro sito.

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