Pre-investimento

CrowdFundMe si rivolge a tutti coloro che vogliano investire in società non quotate, innovative e con alte potenzialità di crescita. Gli investimenti di CrowdFundMe sono adatti a chiunque creda in una specifica società, indipendentemente dal fatto di essere un esperto di finanza o meno. Possono investire sia le persone fisiche che le persone giuridiche (società).

Grazie all’investimento in equity crowdfunding, l’investitore può:

  • entrare in contatto con le realtà più promettenti del tessuto imprenditoriale italiano;
  • scoprire nuove opportunità di investimento al di fuori dei tradizionali strumenti finanziari e diversificare il proprio portafoglio includendo società innovative.

Inoltre, sia le persone fisiche che le persone giuridiche possono detrarre in sede di dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più società (startup/PMI) innovative.

Il processo di investimento è semplice e intuitivo.

  1. Registrati sul portale CrowdFundMe e scopri i progetti attraverso la pagina dedicata: qui puoi trovare tutti gli approfondimenti sul business plan di ciascuna società.
  2. Scegli il progetto della società che preferisci e decidi quanto investire.
  3. A questo punto dovrai rispondere a poche domande che testino il tuo grado di appropriatezza, così come richiesto dal Regolamento Consob. Qualsiasi sia il risultato del test, puoi comunque procedere con l’operazione.
  4. Inserisci la cifra che desideri investire e clicca su “investi”.
  5. Attendi la mail di riepilogo all’indirizzo indicato in sede di registrazione nella quale potrai trovare tutti i dati relativi all’investimento.
  6. Effettua il bonifico (tramite home banking) in base ai dati ricevuti via mail.

La valutazione di una società definisce il valore della stessa sul mercato e considera sia il patrimonio e i ricavi attuali, sia la performance economica nel futuro. Nel caso dell’equity crowdfunding, le società sono startup o PMI con un progetto innovativo che in futuro potrebbe raggiungere livelli di performance economiche molto elevate. Per questo motivo, la valutazione delle società si basa sia sugli asset materiali e immateriali che la società possiede, sia sulla validità e il potenziale del modello di business. La valutazione viene definita prima della campagna dalla società di concerto con il team CrowdFundMe e i suoi partner tecnici.

Il tasto Follow fa sì che non vi perdiate nessun aggiornamento importante sulle campagne che ti interessano di più.Cliccando sul Follow, abiliterai l’invio di e-mail di notifica in occasione di alcuni eventi importanti per la dinamica della campagna che stai seguendo:

  • Inizio della campagna
  • Raggiungimento del 50% dell’obiettivo minimo
  • Superamento dell’obiettivo minimo
  • Ultimi 7 giorni di campagna
  • Ultimi 3 giorni di campagna

Disattivare questa funzione è facile come attivarla: basterà cliccare sullo stesso pulsante (che avrà come etichetta Unfollow) oppure selezionare questa opzione direttamente sulle e-mail automatiche che riceverai.

Con la nostra funziona Follow non perderai più nessuna opportunità!

L’investitore non sofisticato è l’unica tipologia di investitore che deve rispondere a un questionario di appropriatezza. L’utente che risulta non idoneo non ha mostrato una comprensione adeguata in materia finanziaria. In questo caso l’utente può proseguire nell’investimento ma con delle limitazioni sulla cifra da investire. Inoltre, può ritentare il questionario di appropriatezza passati 3 mesi dall’ultima compilazione.

In base alla forma giuridica della società possono essere rilasciate:

  • quote societarie in caso di S.r.l., con iscrizione del neo socio presso il registro delle imprese;
  • azioni in caso di S.p.A., con iscrizione del neo socio presso il registro delle imprese;
  • azioni dematerializzate in caso di S.p.A., che possono essere incluse nel proprio portafoglio titoli. Anche in tal caso il neosocio viene iscritto presso il registro delle imprese.

L’investimento è finalizzato alla sottoscrizione del capitale di rischio di una società, pertanto non vi è alcuna garanzia del successo di tale operazione. L’ammontare del capitale investito può quindi essere perduto tutto o in parte a seconda dell’andamento futuro della società il cui capitale viene sottoscritto.

Non vi è alcuna cifra minima; tuttavia ogni società stabilisce un chip (quota) minimo per la propria campagna. Solitamente coincide con € 250.

L’investitore conferma il suo investimento effettuando il bonifico e acquisisce il titolo di socio quando la campagna si considera conclusa con successo. Ciò avviene quando viene raggiunto l’obiettivo minimo prestabilito, che è l’ammontare minimo di capitale accumulato da parte degli investitori online, stabilito dalla società prima dell’inizio della campagna.

Qualora la campagna non venga conclusa con successo, tutti i capitali sino ad allora accumulati vengono riaccreditati sui conti correnti di provenienza di ciascun investitore. Quindi, il denaro investito viene reso all’investitore.

Sì, l’investitore potrà recedere dal suo ordine senza alcuna spesa previa comunicazione a Crowdfundme S.r.l. da inviare entro i 14 giorni dall’investimento. Le somme versate verranno riaccreditate sul conto dell’investitore entro i 15 giorni lavorativi successivi alla predetta comunicazione.

Una campagna entra in overfunding quando i capitali raccolti superano l’obiettivo minimo prestabilito e la società protagonista della campagna decide di continuare a raccogliere ulteriori fondi. In tal caso la società si appresta a cedere maggiore equity; pertanto l’investitore riceverà una quota di equity in percentuale ridotta ma sarà al contempo titolare di quote di un business con valore più alto. I fondi in eccedenza non possono comunque superare la soglia massima stabilita in fase di aumento di capitale.Esempio: Mario Rossi decide di investire un chip di 1.000€ quando la campagna deve ancora raggiungere il suo target iniziale (10k): il valore della sua quota è pari al 1% della società. Dopo 3 settimane la campagna raggiunge i 20k e la quota di Mario Rossi sarà leggermente inferiore nonostante il valore nominale rimanga invariato.

Valore società Target Overfunding
€ 90.000 € 10.000 € 20.000
Equity 10% 18,18%
Chip € 1.000 € 1.000
Quota % 1% 0,91%

Assolutamente sì, salvo che la società non abbia definito diversamente in sede di aumento di capitale all’inizio della campagna. Si può infatti prevedere che la società non voglia cedere oltre una certa percentuale di equity; per cui, raggiunto l’obiettivo la campagna si ritiene conclusa, anche se in data precedente al termine prestabilito. Tutti gli investimenti pervenuti successivamente la data di chiusura verranno annullati e prontamente restituiti all’intestatario dell’operazione.

L’operazione di investimento non prevede alcun costo da parte di chi la effettua. Non è prevista infatti alcuna commissione a carico dell’investitore.

Durante tutto il periodo della campagna è possibile comunicare sia con il team di CrowdFundMe che con il team della società interessata. Entrambi sono disponibili a rispondere a qualsiasi genere di domanda o curiosità da parte non solo dell’investitore, ma di chiunque ne abbia interesse. Sono poi previste sessioni in live streaming, in cui il team della società presenta in maniera ancora più approfondita la propria campagna: questa è un’ottima occasione per conoscere più da vicino il CEO e gli altri membri della startup o PMI e per affrontare qualsiasi aspetto del loro business.

Chi investe in startup ha prospettive di guadagno a lungo termine: l’investimento avrà successo se la startup saprà sviluppare il proprio business. Le forme più comuni con le quali gli investitori possono trarre beneficio dal proprio investimento sono:

  • vendita della quota ad un altro investitore per un valore maggiore rispetto a quello d’acquisto;
  • vendita della propria quota nel caso in cui la startup venga acquistata;
  • passati 5 anni dal momento dalla sua costituzione la società può dividere gli utili con i suoi soci.

Chi investe in PMI ha prospettive di guadagno a breve/ medio termine. Le forme più comuni con le quali gli investitori possono trarre beneficio dal proprio investimento sono:

  • distribuzione di dividendi con i suoi soci
  • vendita della quota ad un altro investitore per un valore maggiore rispetto a quello d’acquisto
  • vendita della propria quota nel caso in cui la PMI venga acquistata.

Post-investimento

Gli investitori possono monitorare l’andamento della società in vari momenti del suo sviluppo:

  • sezione update sulla pagina di dettaglio progetto nel sito CrowdFundMe;
  • comunicazioni periodiche all’investitore via mail da parte di CrowdFundMe, con aggiornamenti e notizie di avvenimenti importanti;
  • comunicazione ufficiale annuale all’investitore via mail da parte dell’azienda, con presentazione dei risultati di business e bilanci di esercizio;
  • newsletter di CrowdFundMe con avvenimenti di particolare interesse pubblico.

Inoltre l’investitore può richiedere di poter comunicare con il team della società per avere informazioni e/o partecipare alla vita della stessa.

Se credete di poter contribuire per dare un valore aggiunto alla società, non dovete fare altro che farvi sentire comunicando con la società o richiedendo una partecipazione più attiva. In questa fase iniziale, le startup spesso si concentrano sulla loro crescita, e potrebbero non necessitare delle vostre competenze al momento; tuttavia gli imprenditori apprezzano sempre suggerimenti e proposte di supporto da parte dei loro investitori. Sicuramente, la condivisione del progetto con amici, colleghi e famigliari aiuta ad accrescere il loro profilo.

Gli strumenti finanziari emessi dalle startup/ PMI innovative e sottoscritte tramite i portali di crowdfunding non possono essere negoziati nei mercati organizzati per tutto il periodo in cui la società può considerarsi “innovativa” (art. 25, comma 2, Decreto crescita bis). Allo stato attuale non è ancora presente un mercato secondario organizzato sul quale è possibile effettuare uno scambio una volta che gli strumenti sono stati sottoscritti, tuttavia questo tema è stato affrontato ed ha suscitato grande interesse: vi sono progetti di sviluppo di questo mercato. È comunque possibile procedere con la compravendita fra privati, nel rispetto delle norme stabilite per i singoli casi.

Passati 5 anni dal momento dalla sua costituzione, la società può dividere gli utili con i suoi soci.Dal momento successivo all’investimento, è inoltre possibile procedere con la vendita della quota ad un altro investitore per un valore maggiore rispetto a quello d’acquisto, nonché la possibilità di vendita della propria quota nel caso in cui la startup venga acquistata.

Essendo la una PMI, la società può dividere gli utili con i suoi soci sin da subito.
Dal momento successivo all’investimento, è inoltre possibile procedere con la vendita della quota ad un altro investitore per un valore maggiore rispetto a quello d’acquisto, nonché la possibilità di vendita della propria quota nel caso in cui la PMI venga acquistata.

Sì, non vi è un limite al numero di investimenti che un unico investitore può effettuare nella medesima società durante la campagna di raccolta. Al termine della campagna, il valore della partecipazione sarà calcolato sommando l’ammontare dei singoli investimenti.

Assolutamente sì. Qualora la società decidesse di avviare una seconda campagna di equity crowdfunding (e quindi di affrontare un secondo round di investimenti), l’investitore che avesse già sottoscritto una quota durante la prima campagna, può procedere a nuovi investimenti.

Chi investe in una società attraverso equity crowdfunding può beneficiare degli sgravi fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. I benefici fiscali sono previsti sia per l’investitore in veste di persona fisica che per quello in veste di persona giuridica.Le persone fisiche hanno il diritto a detrarre nella loro dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI innovative. La percentuale di detrazione è stata portata al 30% per tutte le startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale (come definita dal comma 4 dell’articolo 25 del Dl “crescita bis”) e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico. Il limite quantitativo massimo all’investimento su cui determinare la detrazione, è elevato ad euro 1.000.000 annui, ed il periodo minimo di mantenimento dell’investimento elevato a tre anni.

Le persone giuridiche (società) che investono in startup/ PMI innovative beneficiano di un regime fiscale di favore (con esclusione delle startup stesse) potendo escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup/ PMI, anche quelle a vocazione sociale e quelle che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti innovativi ad alto livello tecnologico in campo energetico. Il limite massimo di investimento consentito rimane pari a euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni.

Nota: Il “Decreto Rilancio” – D.L. n. 34/2020 – ha introdotto una detrazione d’imposta, rivolta esclusivamente alle persone fisiche, pari al 50% della somma investita nel capitale di startup e PMI innovative. L’agevolazione è concessa ai sensi del Regolamento UE sugli Aiuti “de minimis” e le modalità attuative sono state emanate con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 febbraio 2021.
In particolare, le persone fisiche che hanno investito dall’anno 2020 in poi in una Startup/PMI innovativa, possono detrarre ai fini IRPEF tramite la dichiarazione dei redditi un importo pari al 50% della somma investita, nello specifico:
– per gli investimenti effettuati in Startup innovative, il limite dell’investimento agevolabile è pari ad € 100.000 annui, riconoscendo una detrazione di € 50.000, mentre per l’eventuale importo eccedente si potrà applicare la detrazione del 30% se vi è ancora disponibilità nel plafond degli aiuti di stato de minimis;
– per gli investimenti effettuati in Pmi innovative, il limite dell’investimento agevolabile è pari ad € 300.000 annui, riconoscendo una detrazione di € 150.000, mentre per l’eventuale importo eccedente si potrà applicare la detrazione del 30% se vi è ancora disponibilità nel plafond degli aiuti di stato de minimis.

Ipotizziamo, a titolo di esempio, che il triennio da prendere in considerazione sia il 2019/2021 e che la Startup che ha ricevuto l’investimento abbia già esaurito il plafond triennale degli aiuti di stato de minimis in quanto ha percepito in passato altri benefici che rientravano in tale agevolazione, come ad es. finanziamenti, bandi a fondo perduto, ecc.
A questo punto chi ha investito nella Startup/PMI non potrà beneficiare della detrazione del 50% ma potrà comunque beneficiare di quella del 30% come in passato.
Prima di effettuare l’investimento la persona fisica interessata ad investire dovrà contattare il legale rappresentante della società in cui intende investire e chiedere se ha esaurito il plafond disponibile degli aiuti di stato oppure lo potrà verificare online sul registro nazionale degli aiuti di stato.
Nel caso il plafond fosse esaurito si applicherà comunque la detrazione con aliquota del 30%.

Scarica la guida

 

I documenti necessari per poter usufruire dei benefici fiscali saranno disponibili nella sezione portafoglio del profilo dell’investitore. La società è tenuta a pubblicare tali documenti entro il decorrere dell’anno solare in corso.

I neosoci non hanno alcuna responsabilità civile né penale verso le eventuali controversie in capo alla società il cui capitale è sottoscritto. Non rispondono altresì con capitali propri oltre a quelli investiti.