Tutto pronto: CrowdFundMe sarà il primo portale di equity crowdfunding a Piazza Affari!

Ci siamo. Settimana prossima CrowdFundMe sarà il primo portale di equity crowdfunding d’Italia a quotarsi, nonché una delle prime realtà fintech di Piazza Affari. La cerimonia di IPO si svolgerà lunedì 25 marzo a Palazzo Mezzanotte. Il portale ha fatto passi da gigante: dalla fondazione come startup innovativa, pienamente operativa nel 2016, al collocamento di quest’anno. Periodo in cui CrowdFundMe ha intrapreso un cammino di crescita e sviluppo, certificato dai numeri: 45 progetti di successo, con oltre 6.700 investimenti per una raccolta di quasi €14 milioni. Adesso la società è pronta per portare l’equity crowdfunding sui mercati tradizionali, dove è ancora poco conosciuto. Abbiamo raccolto in IPO cira €2,8 milioni, che ci permetteranno di realizzare la nostra strategia di ulteriore crescita comunicata al mercato. La capitalizzazione all’inizio del primo giorno di negoziazione sarà di €13,3 milioni.

E il settore dell’equity crowdfunding sta ricevendo anche il sostegno di governo e Parlamento. L’ultima legge finanziaria del 2019 ha stabilito la possibilità per i portali di collocare, a partire da quest’anno, anche i mini-bond delle PMI. Si apre così un mercato da 1,3 miliardi di euro. Gli investitori avranno a disposizione un ulteriore strumento per diversificare i propri portafogli. Il governo, inoltre, ha varato l’aumento delle detrazioni fiscali per chi investe in startup e PMI innovative dal 30% al 40%.

Ma c’è un altro colpo di scena. Il 19 marzo la Consob ha ufficialmente aperto le consultazioni, che hanno tra i protagonisti proprio i portali di equity crowdfunding, per regolamentare le «offerte iniziali e gli scambi di cripto-attività» (come, ad esempio, le operazioni relative ai Bitcoin). L’Autorità segnala che «il fenomeno di rapida evoluzione e diffusione delle Initial Coin Offering (ICO)» è di particolare rilievo «in quanto sia le offerte primarie di cripto-attività (o token) sia le cripto-attività stesse possono presentare significativi elementi di similitudine con le offerte pubbliche di strumenti/prodotti finanziari».

Va riconosciuto che l’Italia, primo Paese al mondo a regolamentare l’equity crowdfunding e all’avanguardia nella crescita di questo mercato, si pone come modello per lo sviluppo dell’intero settore.

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