I finanziamenti agevolati rappresentano una leva fondamentale per lo sviluppo di imprese e attività autonome, e offrono condizioni economiche vantaggiose rispetto al mercato tradizionale del credito.
Finanziamenti agevolati: cosa sono?
I finanziamenti agevolati sono prestiti o incentivi economici concessi da enti pubblici, banche convenzionate e organismi europei per favorire investimenti produttivi. Rispetto al credito ordinario, offrono condizioni economiche più favorevoli e una parte del capitale non rimborsabile.
Questo tipo di finanza agevolata può assumere la forma di contributi diretti, prestiti a tasso zero o crediti d’imposta. In Italia, nel 2025, le risorse destinate a questi strumenti superano i 20 miliardi di euro, distribuiti tra fondi nazionali, regionali e programmi europei come FESR e Horizon Europe.
L’obiettivo è stimolare l’economia reale, sostenere la digitalizzazione e incoraggiare la transizione ecologica, riducendo gli ostacoli all’accesso al credito per le piccole e medie imprese.
L’obiettivo è stimolare la nascita, la crescita o il consolidamento di iniziative economiche ritenute strategiche per il tessuto produttivo nazionale o regionale. I settori più frequentemente supportati sono:
- innovazione e digitalizzazione
- transizione ecologica
- autoimprenditorialità giovanile e femminile
- internazionalizzazione delle PMI
- sviluppo del Mezzogiorno.
Il vantaggio principale di un finanziamento agevolato è l’accesso facilitato al credito, anche per soggetti che normalmente avrebbero difficoltà a ottenerlo tramite canali bancari tradizionali.
Quali sono le caratteristiche principali?
I finanziamenti agevolati presentano regole specifiche e vantaggi economici mirati che li differenziano dai prestiti bancari ordinari. Spesso coprono parte dell’investimento o offrono condizioni più flessibili e sostenibili per la crescita aziendale.
Le principali caratteristiche sono:
- tassi d’interesse ridotti o nulli, che permettono un costo del capitale più basso
- durata flessibile, di norma tra 5 e 10 anni (alcune misure fino a 15 anni)
- copertura parziale o totale delle spese ammissibili, come beni strumentali, ricerca o digitalizzazione
- quota a fondo perduto o contributo in conto impianti, non soggetta a restituzione
- requisiti specifici di accesso, legati a dimensione aziendale, settore, innovazione o area geografica
- domanda online attraverso portali ministeriali, regionali o europei
monitoraggio e rendicontazione obbligatoria, per garantire la corretta destinazione dei fondi.
Chi può accedere a un finanziamento agevolato
I beneficiari dei finanziamenti agevolati variano a seconda dello strumento attivo, ma nel 2025 si possono individuare alcune categorie ricorrenti:
- startup innovative e PMI
- lavoratori autonomi e liberi professionisti
- imprese femminili e giovanili
- imprese agricole e artigiane
- microimprese del Sud Italia nell’ambito del programma “Resto al Sud”
- società già costituite o da costituire.
In genere, per poter accedere è necessario:
- avere sede legale o operativa in Italia
- essere in regola con i contributi previdenziali e fiscali
- non essere in stato di difficoltà (secondo la definizione UE)
- non avere procedure concorsuali in corso
- non aver ricevuto altri aiuti pubblici incompatibili sullo stesso investimento.
Le normative italiane che regolano i finanziamenti agevolati nel 2025
Nel 2025, i finanziamenti agevolati in Italia sono regolati da un insieme di norme nazionali e comunitarie. Le principali fonti normative sono:
- Regolamento (UE) n. 651/2014, aggiornato dalla Commissione Europea, che autorizza gli Stati membri a concedere aiuti di Stato compatibili con il mercato interno, in particolare per ricerca, sviluppo, innovazione e startup
- Legge di Bilancio 2025, che ha previsto fondi dedicati alla transizione verde, digitale e all’imprenditoria femminile
- PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che continua a finanziare misure agevolative, tra cui quelle gestite da Invitalia e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)
- Fondo di Garanzia per le PMI, rifinanziato anche nel 2025, che consente l’accesso al credito bancario senza garanzie reali da parte delle imprese.
- Leggi regionali e bandi locali, che si affiancano a quelli nazionali, in particolare per start-up e microimprese.
Ogni agevolazione fa riferimento a uno specifico provvedimento normativo, con criteri precisi e plafond dedicati. È quindi importante leggere con attenzione il bando o l’avviso pubblico relativo.
Come possono essere utilizzati i fondi ottenuti
I programmi di spesa ammessi a finanziamento agevolato sono sempre dettagliati nei singoli bandi, ma il più delle volte coprono:
- acquisto di beni strumentali: macchinari, impianti, attrezzature tecnologiche
- digitalizzazione: hardware, software, piattaforme e-commerce
- opere murarie e ristrutturazioni: se funzionali all’attività produttiva
- acquisto di macchinari: innovativi e a basso impatto ambientale
- formazione del personale: e consulenze specialistiche
- capitale circolante: materie prime, utenze, affitti.
In molti casi, sono finanziabili anche spese per la promozione dell’attività e per la penetrazione nei mercati esteri. Per esempio fiere, traduzioni, certificazioni.
Come fare domanda per un finanziamento agevolato
Richiedere un finanziamento agevolato è un processo strutturato, che richiede una buona preparazione. Ecco i passaggi principali:
- monitorare i bandi attivi sui siti ufficiali Invitalia, MIMIT, Regioni, Camere di Commercio
- verificare i requisiti di ammissibilità, leggendo quindi con attenzione l’avviso pubblico
- preparare un business plan dettagliato, con indicazione del piano di investimenti, fabbisogno finanziario, flussi di cassa previsti e sostenibilità del progetto
- registrarsi sul portale indicato nel bando, ad esempio i siti Invitalia o Sistema Puglia).
- compilare la domanda online, allegando i documenti richiesti, come bilanci, curriculum, certificazioni, preventivi
- attendere la valutazione, che può durare dai 30 ai 90 giorni, in base al tipo di procedura, che può essere a sportello o a graduatoria
- stipulare il contratto di finanziamento e avviare il progetto nei tempi stabiliti. In caso di approvazione.
La qualità della documentazione, in particolare del business plan, è determinante per ottenere il finanziamento.
Smart&Start Italia: finanziamento agevolato per startup innovative
Tra gli strumenti più interessanti per chi vuole lanciare una startup tecnologica in Italia c’è Smart&Start Italia, promosso da Invitalia e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si tratta di un incentivo pensato sostenere la nascita e lo sviluppo di startup innovative su tutto il territorio nazionale.
Possono fare domanda:
- startup innovative già iscritte al Registro Imprese (non da più di 60 mesi)
- team di persone fisiche che intendono costituire una startup
- startup con sede in qualsiasi regione d’Italia, con vantaggi aggiuntivi per chi opera nelle regioni del Mezzogiorno.
Non ci sono limiti di età, ma vengono premiate le compagini composte interamente da giovani under 36 o donne. Sono ammessi anche italiani rientrati dall’estero con dottorato o alta formazione.
Smart&Start copre piani di investimento da 100.000 a 1,5 milioni di euro, legati allo sviluppo di:
- prodotti o servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico
- progetti digitali (AI, software, e-commerce, Internet of Things)
- soluzioni per l’economia green e sostenibile.
L’incentivo consiste in:
- finanziamento a tasso zero fino all’80% delle spese ammissibili
- elevabile al 90% se l’impresa è composta solo da giovani/donne o ha un dottorato di rientro
- 30% del finanziamento a fondo perduto per startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia.
La domanda si presenta esclusivamente online sul sito di Invitalia, tramite CNS o SPID. Le domande sono quindi vagliate in ordine cronologico e la risposta arriva in circa 60 giorni. Il bando è a sportello, quindi aperto fino a esaurimento fondi.
Quali sono i principali finanziamenti agevolati?
Nel 2025 l’Italia dispone comunque di una rete di incentivi coordinata tra Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Regioni, Invitalia e Unione Europea. Le misure più importanti riguardano innovazione, beni strumentali e sostenibilità.
| Incentivo | Descrizione |
|---|---|
| Nuova Sabatini 2025 | Incentivo per l’acquisto o il leasing di beni strumentali nuovi. Finanzia importi tra € 20.000 e € 4 milioni, con durata fino a 5 anni e tassi agevolati del 2,75% (investimenti ordinari) oppure 3,575% (tecnologici/green). Rifinanziata con € 1,7 miliardi per il periodo 2025‑2029. |
| Resto al Sud | Gestita da Invitalia, per under 56 residenti nel Mezzogiorno o in aree sisma del Centro Italia. Contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese per nuove attività e liberi professionisti. |
| Smart&Start Italia | Incentivo per startup innovative: finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto fino al 30% per progetti tra € 100.000 e € 1,5 milioni. Destinatari: startup di nuova costituzione o costituite da meno di 5 anni. |
| Nuova Impresa Lombardia 2025 | Bando regionale che copre fino al 50% dei costi di avvio per micro e piccole imprese e liberi professionisti in Lombardia. |
| Fondo di Garanzia per le PMI | Strumento nazionale che copre fino all’80% dei prestiti bancari alle PMI, riducendo la necessità di garanzie personali e migliorando l’accesso al credito. |
| Marchi+ / Brevetti+ / Disegni+ 2025 | Programmi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per la tutela della proprietà industriale, con contributi fino al 90% delle spese ammissibili. |
| Simest – Fondo 394 | Incentivo per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con tassi agevolati e quota di contributo a fondo perduto fino al 25%. |
| Fondi Europei FESR & Horizon Europe | Programmi dell’Unione Europea per ricerca, innovazione e sostenibilità, gestiti da regioni ed enti europei. |
| Incentivi Transizione 5.0 | Agevolazioni fiscali per digitalizzazione e riduzione dei consumi energetici, con crediti d’imposta fino al 45%. |