Il Venture Capital internazionale arriva su CrowdFundMe: al via la raccolta di Sixth Millennium!

Sixth Millennium Srl, holding industriale che partecipa in startup ad alto contenuto tecnologico – Cybersecurity, IoT, Big Data Analytics e Fintech –  con un focus sulle società del mercato israeliano, è arrivata su CrowdFundMe. L’emittente, che fa parte del network di venture capital Sixth Millennium Venture Partners, offre al pubblico italiano un’occasione unica: entrare, con tagli d’investimento retail, nel Venture Capital, un settore generalmente riservato agli investitori istituzionali e ai family office, in grado di allocare cifre importanti (in alcuni casi a partire da 500.000 euro).

Sixth Millennium Venture Partners è stata fondata da Jonathan Pacifici (già General Partner di Wadi Ventures e Presidente del Jewish Economic Forum) e dal Prof. Reuven Ulmansky (veterano della 8200 – unità delle forze armate israeliane specializzata in cybersicurezza –  con esperienze nell’IAI – Israel Aerospace Industries – e Intel, docente di Technology Entrepreneurship alla Ben Gurion University).

Come funzionano i veicoli di Venture Capital – La holding Sixth Millennium Srl agisce come veicolo di venture capital. Tali veicoli, al giorno zero (ovvero prima di aver fatto investimenti), valgono esattamente il capitale raccolto. In questo settore, per quel che concerne la remunerazione del management, ci sono due criteri principali:

  • Carried interest del 20%: significa che alla realizzazione di una Exit di una o più società partecipate l’80% viene distribuito ai soci di capitale e il 20% al management;
  • Spese di gestione (legal, accounting, management etc) di circa il 20% del capitale: in questo caso almeno l’80% del capitale raccolto deve andare nell’acquisizione delle partecipazioni, pertanto le spese necessarie alla gestione del veicolo e il perfezionamento delle operazioni di investimento devono rientrare nel rimanente 20%. Nei Venture Capital di stampo anglosassone questo si traduce nelle classiche commissioni di management del 2%-2,5% annue.

Nel caso di Sixth Millennium sono stati regolati, a livello di statuto, sia il primo criterio con l’attribuzione del 20% del dividendo alle azioni A e il rimanente 80% alle azioni B, sia il secondo con l’impegno a mantenere il rapporto 80/20.

Il mercato – Non è un caso se Israele è stata chiamata la Startup Nation. Con circa 7 miliardi di dollari di investimenti in startup (2018) ed Exit per 21 miliardi (2018) (Fonte IVC), è oggi uno dei principali hub tecnologici del pianeta. L’investitore ha quindi l’opportunità di accedere, insieme a una holding insdustriale, a uno dei principali mercati mondiali del tech.

Network – Le importanti esperienze e reti contatti di Pacifici e Ulmansky pongono l’azienda in una posizione di vantaggio, con un accesso privilegiato alle migliaia di opportunità di investimento in startup ad alto potenziale di crescita. La società infatti vanta un network consolidato di co-investitori, incubatori, acceleratori e service provider, che le garantiscono un accesso diretto ai centri R&D di numerose multinazionali presenti in Israele, quali Microsoft, Google, IBM Alphazone, Amazon, 8200 EISP, Gvahim, Siftech e le technology transfer delle Università.

Esperienza – Jonathan Pacifici e Reuven Ulmansky possiedono un’esperienza decennale nel mondo del Venture Capital israeliano con diversi casi di successo. Un esempio? Un portafoglio di società nel quale sono entrati a una valutazione di 500.000 dollari ha appena fatto un round a 20 milioni di valutazione.

La strategia – Il primo traguardo della raccolta è fissato a 500.000 euro, il massimo a 2,5 milioni. Con il capitale raccolto, Sixth Millennium seguirà una strategia di portafoglio basata su un mix di investimenti diversificati nei vari settori di competenza.

Tali investimenti sono finalizzati alla realizzazione di plusvalenze dalle posizioni nelle singole startup partecipate, le cui quote vengono cedute a raggiungimento di Exit (M&A, IPO o mercato secondario). In tutti questi casi il veicolo non accumula capitali, ma ridistribuisce gli utili contestualmente ai soci. Una volta consolidato il portafoglio delle partecipate, Sixth Millennium punta alla quotazione in modalità Crowdlisting.

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