Rabezzana aumenta i ricavi e supera i livelli pre-Covid!

Continuano a crescere i ricavi di Rabezzana, storico marchio piemontese specializzato nell’enogastronomia, che batte addirittura i livelli pre-Covid. Nei primi 11 mesi del 2021, il fatturato della società è volato a oltre 510.000 euro, superando i risultati del medesimo periodo 2020 (367.047 euro, +39%) e 2019 (383.446 euro, +33%).

La società possiede, a Torino, un’enoteca (con circa 900 etichette di vini, liquori, spumanti e champagne), un’osteria dove gustare la cucina regionale, e l’antico Pastificio Giustetto che propone gastronomia di alta qualità. L’attuale round su CrowdFundMe – a seguito dei due precedenti che hanno permesso di raccogliere 356.000 euro da 173 investitori – sarà dedicato al potenziamento di un’altra area di business: l’attività vinicola.

Rabezzana possiede un know-how di oltre un secolo, considerato che dal 1911 produce vini Docg e Doc nel Monferrato, dal Grignolino al Barbera fino al Nebbiolo delle Langhe e al Barbaresco. Le bottiglie vengono poi vendute, con il marchio Rabezzana, all’ingrosso e al minuto. Inoltre esporta i vini in Paesi europei ed extra Ue (in particolare Cina, Giappone e Stati Uniti), e alcuni prodotti vengono selezionati appositamente per l’Enoteca Rabezzana di Londra (che fa parte del network ma non ricade sotto Rabezzana Srl).

Il nuovo progetto prevede la messa a produzione di un terreno di circa 2,5 ettari – di proprietà della famiglia Rabezzana – che attualmente non è coltivato e che offre una esposizione ideale. L’obiettivo è quello di sfruttarlo per realizzare Barbera e Grignolino biologici. Quello dei vini bio è infatti un mercato in espansione: la rivista britannica “The drink business” stima che, a livello mondiale, saranno consumate 976 milioni di bottiglie di vino biologico entro il 2023, in netta crescita dal 2019 (729 milioni).

Il settore, inoltre, è sempre più al centro di attenzioni da parte delle istituzioni nazionali e internazionali. Si pensi al PNRR approvato dal governo, che ha stanziato 300 milioni di euro in 5 anni per le produzioni biologiche. Rabezzana punta quindi a utilizzare i potenziali fondi pubblici, uniti alla raccolta in Equity Crowdfunding, per unire tradizione e innovazione. Accanto ai rodati metodi di lavorazione per produrre vini di alta qualità, la società mira infatti a sviluppare la gestione digitale del vigneto con l’ausilio di droni e telecamere.

Rabezzana realizzerà quindi un vero e proprio vigneto 4.0, in cui saranno anche sperimentate nuove soluzioni per combattere le malattie delle coltivazioni (in particolare la “flavescenza dorata”) senza l’utilizzo di sostanze chimiche. Un’attività che sarà implementata grazie alla partnership con l’Università di Torino.

  • Fatturato in espansione che ha superato i livelli pre-Covid
  • Oltre 100 anni di esperienza nella produzione di vini piemontesi di alta qualità
  • Marchio storico con locali di prestigio tra cui un’enoteca e un’osteria
  • Realizzazione di vigneto 4.0

Investi in Rabezzana

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