Dico Technologies è una startup innovativa specializzata nella realizzazione di sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA). Grazie alla sua tecnologia proprietaria, i pazienti che non possono parlare – ad esempio perché sottoposti a ventilazione – diventano in grado di comunicare.
L’emittente vanta una partnership per la distribuzione in Italia con SEDA Spa, azienda specializzata in forniture mediche che è entrata anche nel capitale sociale, che ha così motivato la sua scelta:
“Da 50 anni la nostra filosofia aziendale è ricercare prodotti innovativi che possano migliorare l’iter clinico dei pazienti e allo stesso tempo anche il lavoro degli operatori sanitari. Nello scenario dei dispositivi per la comunicazione aumentativa e alternativa in terapia intensiva, DICo®1000 è il dispositivo che più di tutti risponde alla nuova crescente necessità degli operatori sanitari, perché permette loro di comunicare con tutti quei pazienti che si trovano impossibilitati a parlare, perchè ad esempio sono intubati. È un dispositivo brevettato e offre una soluzione tecnologicamente avanzata e allo stesso tempo semplice, di facile apprendimento, la funzione multilingua, fruibile anche off line e accessibile agli ipovedenti grazie alla conversione “text to speech”, consente al paziente oppure all’infermiere di esprimersi in ben 57 lingue diverse e offre numerosi vantaggi se utilizzata nella routine clinica di terapia intensiva”.
SEDA ha spiegato anche le prospettive future:
“A seguito di un’attività promozionale iniziata già da tempo, i riscontri avuti sul campo sono stati ottimi e abbiamo notato un crescente interesse sulla comunicazione paziente-operatore sanitario, confermando la necessità di adottare un sistema di comunicazione aumentativa e alternativa non solo in terapia intensiva. Al momento diversi ospedali italiani lo stanno testando con soddisfazione da parte degli operatori sanitari, pazienti e familiari, che possono comunicare con i loro cari, facilitando così il percorso di cura. Le richieste stanno aumentando, siamo sicuri che nella seconda parte dell’anno ci saranno ottime possibilità per installare un buon numero di dispositivi. Anche al di fuori dell’ambito ospedaliero sono molti gli operatori interessati a collaborare con noi e Dico Technologies per offrire, ad esempio, servizi integrati di teleriabilitazione o telemedicina, rendendoli fruibili a pazienti domiciliari impossibilitati a parlare”.
Infine, la società ha rimarcato alcuni punti di forza del progetto:
“I punti di forza di Dico sono la sua semplicità di utilizzo, al giorno d’oggi lo definiremmo un dispositivo user friendly, in quanto con una minima curva di apprendimento può mettere in condizioni il paziente di comunicare con gli operatori sanitari e i famigliari. Caratteristica molto importante è quella della multilingua, la traduzione simultanea riduce al minimo il rischio di fraintendimento e questo garantisce che le informazioni mediche siano trasmesse correttamente. Il dispositivo DICo® 1000, migliora il percorso di cura, umanizza il rapporto tra il paziente e gli operatori, migliora l’efficienza riducendo il tempo a favore del contenimento dei costi per l’ospedale”.