Realtà Virtuale, ecco perché la pandemia potrebbe accelerare la crescita del settore

Dall’e-learning alle visite in 3D dei musei, dalle applicazioni in ambito industriale fino alle esperienze ricreative: la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata ci hanno aiutato in molte attività durante le restrizioni imposte in quasi tutto il mondo per il contenimento del coronavirus. Lo sostiene il World Economic Forum, il quale sottolinea che queste tendenze potranno conoscere un ulteriore sviluppo nelle fasi di riapertura.

Parliamo di un mercato che, secondo un report di Allied Market Research, “era di 11,35 miliardi di dollari nel 2017” a livello globale, e che si prevede in rialzo a “571,42 miliardi di dollari entro il 2025, crescendo a un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 63,3% dal 2018 al 2025“.

Le potenzialità di questo settore sono state analizzate anche da Wired. La testata ha intervistato Lorenzo Montagna, presidente di Vr/Ar Association, il quale ha detto che la crisi da “coronavirus accelererà un’adozione strategica di cui nessuno potrà fare a meno in futuro, per riprodurre il rapporto compratore-venditore, ricreare le occasioni di incontro intorno ai prodotti e tutte quelle situazioni in cui è utile una compresenza di persone come sport, intrattenimento e cultura. Anche per questo la Vr già funziona bene nella formazione”.

Tra gli esempi citati da Wired  c’è il Comune di Bologna, il quale ha lanciato un programma di apprendimento, che sfrutta tali tecnologie, presso l’istituto tecnico industriale Aldini Valeriani. Grazie a questa iniziativa, da settembre 300 studenti dell’ultimo anno seguiranno lezioni in Ar/Vr, al fine di simulare a livello virtuale le attività che svolgeranno negli ambienti di lavoro.

Lo sviluppo previsto del settore potrebbe favorire soprattutto le società capaci di proporre soluzioni “tailor made” sulle esigenze del cliente. Come Utopia, startup innovativa specializzata nei software di Realtà Virtuale, che per espandersi sul mercato ha lanciato una campagna di Equity Crowdfunding su CrowdFundMe. La società, inoltre, ha da poco sviluppato un sistema basato su termo-scanner per il contenimento del coronavirus, che sta già ottenendo riscontri positivi (clicca qui per approfondire).

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