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Benessere sessuale: Dafne e LifeGate Way siglano una partnership

studioilgrandangolo di Simone Bartoletti

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L'ecosistema italiano delle startup sostenibili del gruppo LifeGate investe nelle startup di prodotti naturali

2 minuti di lettura

Dal crowdfunding alla campagna di comunicazione. Con il mercato del sexual wellness che dovrebbe raggiungere un giro d’affari globale di 112 miliardi di euro entro il 2030, gli investitori sono sempre più attenti a chi porta novità in questo settore. Così Dafne, la startup che realizza prodotti naturali di qualità per il benessere sessuale fondata a settembre 2021, nella sua campagna di crowdfunding attualmente in corso su CrowdFundMe non solo ha già superato l’obiettivo minimo di raccolta, grazie a 36 investitori che hanno creduto nel progetto sottoscrivendo quote per oltre 170mila euro ma ha anche trovato un importante partner con il quale sviluppare nuovi progetti.

Si tratta di LifeGate Way, polo di open innovation dedicato alle startup sustainable native del gruppo LifeGate, da oltre 20 anni punto di riferimento italiano per la sostenibilità. “Ho analizzato attentamente la startup” ha commentato Omar Fulvio Bertoni, ceo di LifeGate Way, imprenditore e business angel, “e mi sono convinto della bontà del progetto, e oltre al business, abbiamo scoperto di credere negli stessi valori e di condividere la volontà di abbattere i tabù sessuali frutto di ignoranza o di cattiva informazione”.

Dafne e LifeGate Way intatti realizzeranno una campagna di sensibilizzazione congiunta indirizzata principalmente ai più giovani attraverso gli strumenti di comunicazione a loro più vicini, grazie anche al supporto di alcuni medici e professionisti molto attivi sui social che hanno deciso di sposare la causa, come la ginecologa Monica Calcagni. “Sono orgoglioso di aver trovato un partner come LifeGate Way che ha sposato il progetto aprendosi totalmente a questa tematica per noi molto importante”, continua Rodolfo Lironi, ceo di Dafne, “più siamo, più riusciamo a far capire che non ha più senso vergognarsi a parlare di sessualità, che è una cosa normale come mangiare e dormire ed è folle nel 2024 trattare ancora questo tema con la paura di essere giudicati. Anche il supporto di professionisti del settore ci sta aiutando a ribaltare totalmente la mentalità portando educazione sana e trasparente”.

Entrambi i partner sanno bene che i tabù sessuali sono argomenti che suscitano spesso imbarazzo, vergogna o disapprovazione nella società. Fra i più diffusi nella nostra società infatti, ci sono quelli relativi all’orientamento sessuale o all’utilizzo di sex toys, ma l’atto stesso di affrontare argomenti di questo tipo con i giovani rappresenta un tabù.

Eppure, un’informazione corretta può apportare notevoli benefici come il miglioramento delle relazioni, la riduzione del senso di colpa, la prevenzione di malattie a trasmissione sessuale o di gravidanze indesiderate e così via. “Parlare di sesso in Italia è sempre difficile perché nelle nostre scuole non si affronta l’argomento” aggiunge Lucia Testa, cmo e co-founder di Dafne, “questo ci pone indietro rispetto a molti altri paesi europei. Eppure dovremmo aver presente che quando vietiamo di parlare di sesso, trasformiamo qualcosa di estremamente naturale in un atto imbarazzante, pornografico. In Dafne crediamo sia giunto il momento di fare formazione al riguardo perché le nuove generazioni hanno bisogno di vivere in una società più inclusiva, libera e priva di preconcetti”. Senza dimenticare l’enorme potenziale del business. "Operiamo – conclude Liorni, – in un mercato enorme, quello del sexual wellness che si prevede raggiungerà un valore di 112 miliardi di euro entro il 2030 con un tasso di crescita dell’8,5% annuo”.

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