Innovitas Vitae

La startup biotech che aiuta le donne infertili a raggiungere la gravidanza con un programma basato su un test diagnostico, IMMUNOX™ ed un integratore, NOFLAMOX™, entrambi brevettati.

Progetto concluso

Obiettivo

€ 150.000

Equity

3,4%

Investiti

€ 238.500

Pari al 5,3% equity

Valutazione

€ 4.300.000

Premoney

159%

Tipo progetto

Equity

Investimento minimo

€ 500

Tipo società

Startup Innovativa

Tipo quota

A (€ 15.000), B

Descrizione

Innovitas Vitae s.r.l. (I-VITAE) ha sviluppato un metodo, costituito da un test e un integratore, entrambi brevettati, per diagnosticare e combattere le potenziali cause dell’infertilità femminile “inspiegata”, aiutando ogni donna che ne soffre a diventare mamma, sia che essa segua un percorso naturale, sia che abbia deciso di seguire un percorso di procreazione medicalmente assistita.

Oggi, statisticamente parlando, 1 donna su 6 soffre di infertilità, di cui circa 1 su 2 non riesce a concepire per cause che la medicina ancora non è in grado di comprendere.

Per questo la diagnosi che viene attribuita in questi casi viene definita “idiopatica” o “sine causa”, senza causa per l’appunto.

Dopo oltre 4 anni di ricerca scientifica e 3 studi clinici, I-VITAE è la prima società biotech al mondo ad aver scoperto e dimostrato che esiste una correlazione identificabile e misurabile tra il sistema immunitario femminile e l’infertilità inspiegata, il cui disequilibrio risulta essere potenziale causa di aborti spontanei ricorrenti (pubblicazione scientifica su Minerva Ginecologica).

Per cause ancora non note, infatti, il sistema immunitario femminile, in due diverse componenti diagnosticabili singolarmente, risulterebbe in alcuni casi in disequilibrio, non consentendo a una donna di poter disporre di un corretto ambiente biologico in grado di ospitare la vita. 

I-VITAE ha scoperto un nuovo biomarcatore presente nel sangue, brevettandone il metodo di rilevazione, e lo ha combinato con altri 3 biomarcatori esistenti (mai prima associati all’infertilità inspiegata), dando vita al test diagnostico IMMUNOX™, attraverso il quale è possibile comprendere se e come il sistema immunitario sia potenziale causa di infertilità. Dal 2015 ad oggi, il test è stato eseguito su quasi 3.000 casi.

Durante gli studi clinici è stato dimostrato che circa il 75% delle donne con infertilità inspiegata, diagnosticata da uno specialista, risulta positiva ad almeno uno dei 4 biomarcatori.

Capita la correlazione tra sistema immunitario in disequilibrio e infertilità, I-VITAE ha creato l’integratore alimentare denominato NOFLAMOXTMun integratore alimentare di tipo erboristico (botanico) già autorizzato alla vendita dal Ministero della Salute Italiano (iscritto nell’elenco degli integratori con autorizzazione n. 84685) e in Germania, inoltre è in fase di autorizzazione in Spagna. L’integratore è una soluzione adiuvante, che durante l’ultimo studio clinico (in fase di pubblicazione su Journal of Obstetrics and Gynaecology) ha dimostrato di poter agire sui biomarcatori positivi, riportandoli a uno stato di valore fisiologico e di contribuire a innalzare il tasso di gravidanza.

NOFLAMOX™ contiene bromelina (estratto di ananas), curcuma che aiuta a contrastare i disturbi del ciclo mestruale, papaia che favorisce le naturali difese dell’organismo e che, congiuntamente al pepe nero, agisce come antiossidanti naturali.

Oggi I-VITAE offre a cliniche, ginecologi e pazienti il proprio test e il proprio integratore attraverso un programma di 6 mesi, personalizzato per ciascuna coppia, che punta al concepimento.

Avendo realizzato tutti gli investimenti in capitale fisso (laboratorio e tecnologie) e in capitale immateriale (studi clinici, brevetti, conoscenza non brevettata), I-VITAE raccoglie capitali da investire nello sviluppo commerciale in Italia e quindi estendere il proprio business in altri paesi europei.

Il team di Innovitas Vitae ha risposto alle domande di investitori e interessati, sulla community Telegram di CrowdFundMe: clicca e leggi il riepilogo!

Perché investire

Dal 2014 I-VITAE ha investito quasi un milione di euro per validare scientificamente le proprie scoperte attraverso studi clinici pubblicati su prestigiose riviste scientifiche, nonché per tutelare il proprio know how tramite 3 famiglie di brevetti, creando dei solidi presupposti per lo sviluppo del proprio business e la protezione dello stesso nei confronti della concorrenza.

La società ha cominciato a sviluppare i primi ricavi già nel corso del 2014, iniziando a commercializzare il proprio servizio diagnostico. In aggiunta, grazie al percorso di accelerazione che tra il 2016 e il 2017 l’ha vista partecipare, come unica startup italiana selezionata tra le 10 a livello mondiale (tra oltre 600), al programma di StartupBootCamp Digital Health a Berlino, è riuscita a sviluppare un modello B2C full digital, che in meno di un anno ha permesso di creare una community di circa 6.000 donne in target che settimanalmente seguono il blog (https://www.i-vitae.co/blog)  con interazione organica che supera il 20%, generando nel 2017 circa € 40mila di vendite dirette.

Una crescita organica, senza costi pubblicitari, grazie al metodo dell’inbound marketing.

Il nostro approccio scientifico fa sì che ogni nuova idea si trasformi in un servizio e/o in un prodotto se e solo se sono stati clinicamente validati. Alla base ci deve sempre essere un bisogno clinico irrisolto o migliorabile in modo tangibile attraverso l’innovazione.

Ci sono molti altri elementi che supportano il potenziale della nostra società:

  • il test IMMUNOX, oltre al brevetto, vanta ulteriore conoscenza specifica data dall’algoritmo che viene utilizzato per esprimere il risultato. Oltre ai valori dei 4 singoli biomarcatori, il test restituisce un indicatore che abbiamo chiamato RRI (Rischio Relativo di Immuno-infertilità) che unisce ai 4 valori quantitativi, valori qualitativi che sono specifici della paziente (es. età, ultimo giorno del ciclo, eventuali patologie, ecc.) e che adattano il valore soglia del singolo biomarcatore in modo personalizzato;
  • abbiamo un avamposto in Germania, dove abbiamo sviluppato un piano di sviluppo commerciale per i paesi in area tedesca (DACH);
  • abbiamo un nuovo studio clinico alle porte per validare ulteriormente il nostro integratore, che sembra promettente nella risoluzione degli effetti della sindrome premestruale (ad oggi non c’è cura), che colpisce circa il 60% della popolazione femminile;
  • abbiamo già sviluppato la formulazione di un integratore adatto all’uomo, come adiuvante nella risoluzione di problemi legati alla bassa capacità spermatica (60% delle cause), per offrire una soluzione anche all’uomo, integrando l’offerta alla coppia e, dunque, non solo alla donna;
  • nel 2019 avvieremo un programma pro-bono, che darà la possibilità per ogni 10 pazienti paganti di poterne aiutare una in difficoltà economiche, offrendo a lei il programma a costo zero;
  • abbiamo sviluppato (oggi in fase di beta testing) un’App che verrà registrata come medical device, che sarà il primo medical device digitale ad aiutare una donna a tracciare il proprio ciclo ovulatorio, basata su tecnologia proprietaria chatbot, sviluppata con la collaborazione del dipartimento di Informatica dell’Università degli studi di Milano.

Infine, I-VITAE è anche titolare di un laboratorio di analisi cliniche, autorizzato dall’ASL di Saronno, nonché dispone di un punto prelievi e di un ambulatorio presso il Poliambulatorio Specialistico – Centro Medicine Integrata Marconi. Chi investirà in questa campagna di equity crowdfunding sarà socio anche di questi asset.

Risultati raggiunti

Ricavi

I-VITAE non ha mai chiuso un bilancio in perdita: sin dall’anno di nascita (2014) abbiamo sempre generato utili. All’inizio del 2016 abbiamo voluto ridefinire il modello di business, prima unicamente B2B con cliniche di procreazione assistita come clienti, per portarlo verso il B2C e aprire il mercato verso i ginecologi e le cliniche di medicina della riproduzione che non eseguono tecniche di procreazione medicalmente assistita.

I ricavi sono in crescita:

  • 2014 – € 80.000
  • 2015 – € 26.837 – la flessione è dovuta alla mancanza di una soluzione da offrire alle cliniche (soluzione poi trovate nell’integratore NOFLAMOX);
  • 2016 – € 98.341
  • 2017 – € 227.569

Clienti

  • B2C:
    • donne che hanno difficoltà a concepire, direttamente acquisite tramite una costante attività organica (a zero budget pubblicitario) di digital marketing basata sul metodo dell’inbound marketing, che sfrutta le potenzialità della piattaforma HubSpot (società quotata al Nasdaq) di cui I-VITAE è stata nel corso del 2017 best case history per crescita (https://www.hubspot.com/customers/i-vitae). Ad oggi contiamo su una community di quasi 6.000 donne in target, che seguono la nostra pagina Facebook e il nostro blog medico-scientifico, curato dalla nostra Editor in Chief, Federica Cappelletti, nota e pluripremiata firma giornalistica che tratta da sempre i temi della salute della donna ed in particolare della fertilità;
    • abbiamo ad oggi eseguito oltre 200 test venduti direttamente tramite questo canale e abbiamo circa 50 donne che seguono il nostro programma di 6 mesi, 10 delle quali oggi già in stato di gravidanza naturale.
  • B2B
    • 10 ginecologi;
    • 10 cliniche di PMA (procreazione medicalmente assistita);
    • 2 centri di medicina della riproduzione non PMA.
    • Nei primi giorni di dicembre 2018 è stato siglato un nuovo accordo con la Clinica Ostetrica Ginecologica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, gestita dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Biomediche dell’Università degli studi di Perugia e diretta dal Prof. Dr. Gian Carlo Di Renzo. Grazie all’accordo, il test IMMUNOX™, già dall’inizio del 2019, verrà utilizzato come test di screening per le donne che soffrono di infertilità.

Brevetti

I-VITAE detiene 3 famiglie brevettuali:

  1. IMMUNOX™. Parte del test è brevettata, con un brevetto già riconosciuto in Italia e in fase di concessione in Europa, mentre è in attesa di conferma negli USA e in Giappone;
  2. NOFLAMOX™. L’integratore è coperto da un brevetto già riconosciuto in Italia e in fase di concessione in Europa, in attesa di conferma negli USA;
  3. NOFLAMOX™2. Abbiamo presentato domanda di brevetto PCT per una nuova formulazione migliorata del primo brevetto.

Pubblicazioni

Abbiamo pubblicato su Minerva Ginecologica la validazione del test IMMUNOX™, che è possibile leggere a questo link.
Sul Journal of Obstetrics and Gynaecology è in fase finale la pubblicazione dello studio clinico condotto, che dimostra l’efficacia dell’integratore NOFLAMOX™ nell’aumentare il tasso di gravidanza in donne che soffrivano di infertilità inspiegata.
Stiamo infine per pubblicare un ultimo lavoro che descrive ulteriormente la capacità diagnostica del nostro test, mettendo a confronto i risultati ottenuti su oltre 2.500 test condotti.

Collaborazioni scientifiche

Università degli studi di Perugia e la Clinica Ostetrica e Ginecologica e il Centro di Medicina Perinatale e della Riproduzione ad essa collegati.

Agevolazioni

I-VITAE è nata anche grazie al contributo di Regione Lombardia con il bando startup-restart, grazie al quale abbiamo ottenuto una agevolazione di € 129.000 con il secondo punteggio più alto mai ottenuto all’interno di quel bando.
Nel 2017 è arrivato un altro contributo da parte di Regione Lombardia, questa volta attraverso il bando smart fashion and design, per un progetto che finirà nel primo semestre del 2019: lo sviluppo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, di una app che guidi la paziente nel programma di 6 mesi di I-VITAE, rafforzandone l’efficacia.
Il progetto prevede un contributo complessivo deliberato dalla Regione pari a € 436.626, che include un contributo a fondo perduto per € 137.691,60 (di cui 55 mila già erogati), con budget complessivo pari a € 1.091.565. I-VITAE partecipa con un budget pari a € 344.229.

Come investiremo i capitali raccolti

Avendo già pagato e realizzato tutti gli investimenti in capitale fisso (laboratorio e tecnologie) e in capitale immateriale (studi clinici, brevetti, conoscenza non brevettata), I-VITAE ha ora bisogno di investire nello sviluppo commerciale in Italia ed estendere il proprio business in altri paesi europei.

Nel 2017 I-VITAE ha dimostrato che il modello di business B2C funziona e genera ricavi. Ora serve dimostrare che la strategia B2B, che già ha cominciato a dare i primi frutti (cliniche e ginecologi già clienti), può scalare e portare ricavi significativi già nel corso del 2019.

Per fare questo le risorse derivanti dal raggiungimento del nostro primo obiettivo (€ 150.000) saranno cosi impiegate:

  • generazione di eventi di promozione scientifica e commerciale. Dal 2014 ad oggi, I-VITAE ha studiato il proprio mercato soprattutto confrontandosi quotidianamente con la propria clientela di riferimento: cliniche di PMA – Procreazione Medicalmente Assistita – in Italia, pubblico femminile in target (B2C), cliniche che non si occupano di procreazione assistita ma solo di medicina della riproduzione e ginecologi che guidano le pazienti nel percorso verso la maternità. Poiché anche all’interno delle cliniche (PMA e non) lavorano comunque specialisti in ginecologia e ostetricia, la migliore soluzione sperimentata in passato è quella dell’organizzazione di convegni formativi con somministrazione di ECM (Educazione Continua in Medicina). L’organizzazione di un evento in ogni città ha un costo complessivo stimato di € 10.000. Ne prevediamo 5 nelle seguenti città: Milano, Brescia, Roma;
  • assunzione (costo lordo aziendale annuo € 50.000) di un account manager (no agente) per lo sviluppo della rete B2B ginecologi e B2B cliniche:
    • B2B Cliniche: in Italia le 356 cliniche di Procreazione Medicalmente Assistita sono dettagliatamente mappate dall’Istituto Superiore di Sanità. Abbiamo trasferito questi dati all’interno di un CRM aziendale con il quale, tramite metodologie tipiche dell’inbound marketing, generiamo contatti commerciali di tipo tecnico e scientifico e quindi lead profilati. La risorsa di nuova assunzione gestirà questi contatti;
    • B2B ginecologi: in seguito alla partecipazione ai nostri convegni, i ginecologi che non afferiscono a centri clinici verranno contattati per organizzare incontri presso i loro studi.

Qualora dovessimo superare la raccolta minima si aprirebbero altre prospettive di investimento:

  • tra € 150mila e € 200mila: sviluppo del nuovo integratore per l’uomo;
  • tra € 200mila e € 250mila: oltre allo sviluppo dell’integratore, prevediamo di potenziare l’investimento sul canale B2C puntando su advertising digitale;
  • da € 300mila: inizieremo un nuovo studio clinico per testare in ambiente clinico l’integratore maschile grazie al network di cliniche partner, così come fatto per quello femminile NOFLAMOX.

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